Carabinieri e Forestale, doppia perquisizione

I militari hanno acquisito documenti per un abuso edilizio, il Cfs attivato sul caso del gazebo
Cortina d'Ampezzo, Corso Italia. Municipio nuovo, uffici pubblici del Comune di Cortina d'AmpezzoUna veduta del municipio di Cortina all'interno del quale fu effettuata l'ispezione che ha dato origine ad una intricata vicenda
Cortina d'Ampezzo, Corso Italia. Municipio nuovo, uffici pubblici del Comune di Cortina d'AmpezzoUna veduta del municipio di Cortina all'interno del quale fu effettuata l'ispezione che ha dato origine ad una intricata vicenda

CORTINA. Prima i carabinieri, poi la Forestale. Tutti in Comune per acquisire atti d’ufficio ritenuti rilevanti ai fini delle indagini.

I primi a bussare al civico 33 di Corso Italia sono stati i militari dell’Arma, che su disposizione della Procura di Belluno si sono recati all’ufficio edilizia del municipio ampezzano. I carabinieri della locale Compagnia avrebbero provveduto ad acquisire documenti e pratiche relativi a un intervento di natura strutturale effettuato da un privato in una struttura (privata), dove sono locati più condomini. Lavori, sembra, riguardanti la costruzione di un ascensore e per i quali è stata fatta nei giorni scorsi una segnalazione, che prefigurerebbe un abuso edilizio, alla Procura di Belluno. Operazione, quella dei carabinieri, conclusasi comunque dopo pochi minuti e senza la disposizione di sequestri di beni.

Nel centro ampezzano ieri si sono visti anche gli uomini del Corpo Forestale, che avrebbero provveduto all’acquisizione di atti inerenti la vicenda del gazebo in centro, rimosso lo scorso 11 giugno. Un atto conseguente all’apertura di un’indagine da parte della magistratura di Belluno. Alla Procura, infatti, era recentemente arrivata una segnalazione anonima e la magistratura aveva quindi affidato l’indagine proprio al Corpo Forestale dello Stato, che aveva già preso visione di alcuni documenti.

Per evitare sanzioni, in quanto il permesso per il gazebo era scaduto, il personale di Servizi Ampezzo aveva deciso di smontare la struttura. La realizzazione del gazebo, negli anni divenuto un punto di appoggio operativo per l’associazionismo cortinese, risaliva al 1999.

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