Carburante, da domani addio agli sconti estivi

L’iniziativa ha portato a una perdita del 9-10% per chi non li ha praticati Intanto aumentano i prezzi. Buratto dell’Ascom: «A rischio molti impianti»

BELLUNO. Addio sconti alla pompa di benzina nel week end.

Da domani mattina, infatti, il carburante non si potrà più trovare scontato dal sabato pomeriggio e fino al lunedì alle 7: le iniziative dell’estate messe in campo da Eni e seguite anche da Esso e da Q8 sono finite. Se saranno riproposte dovranno deciderlo le compagnie petrolifere stesse. Intanto, però, in attesa di novità, tutto tornerà come prima.

Gli automobilisti e i camionisti, quindi, dovranno rassegnarsi al ritorno alla normalità. Ma con una costosa sorpresa. Da quando nel luglio scorso sono partiti i ribassi del week end, il costo del carburante è aumentato in alcuni casi di alcune decine di centesimi, portando la benzina da 1.780 a oltre 1.87 e lo stesso dicasi per il gasolio passato da 1.6 a oltre 1.7 euro

Insomma, il salasso del dopo estate si avvicina e il rientro dalle ferie per i bellunesi non sarà dolce. Il rimpianto delle vacanze non sarà soltanto dovuto alla perduta possibilità di stendersi al sole o delle passeggiate in montagna, ma soprattutto dei rincari che renderanno ancora più caldo, se è possibile, quest’anno.

Il ritorno alla normalità sarà doloroso. Infatti, questi mesi di sconti hanno cambiato inevitabilmente le abitudini dei bellunesi che, per risparmiare sul pieno, avevano iniziato a fare il pieno soprattutto nel fine settimana. E questo con grave ripercussione sugli altri distributori.

«Per chi ha applicato lo sconto gli affari questa estate sono andati bene», commenta Carlo Buratto, presidente del sindacato del comparto per l’Ascom, «mentre per chi non li ha fatti, si è registrata una perdita anche del 7-10%, rendendo difficile la situazione per alcuni distributori che rischiano grosso se non cambieranno le cose», prosegue Buratto che precisa: «Una flessione di 15 centesimi per litro era una manna sia per gli automobilisti che per chi lo applicava, tanto che la gente era abituata a tirare avanti per tutta la settimana in attesa che venisse sabato e questo ha comportato più di una volta lunghe code alle pompe di carburante».

La situazione quindi per il comparto, resta pesante all’avvio dell’autunno.

«L’attuale governo aveva annunciato ancora mesi addietro che avrebbe rivisto il piano petrolifero, ma non è accaduto nulla. Parlava anche di sterilizzare l’Iva che sarebbe un’ottima cosa per noi, almeno non si aumenterebbero i costi ulteriormente del carburante. Cosa porterà l’autunno ancora non lo sappiamo, siamo in attesa. La cosa certa è che questo incremento non va a favore né dell’automobilista né degli impianti stessi che perdono clienti e rischiano la chiusura».

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