Cardiologia collegata al nuovo software
FELTRE. Per questo reparto passa il centro della vita, il cuore. Ma l'unità operativa di Cardiologia è ancora esclusa dal “cervello” di ultima generazione e di ultima acquisizione: il software di cui l'Usl si è dotata con i contributi della Fondazione Cariverona (310 mila euro stanziati nel 2013).
Il sistema in uso a cardiologia consente sì le funzionalità principali, ma è tecnologicamente superato, non è collegato all'anagrafe sanitaria aziendale e non è integrato con l'applicativo ospedaliero di gestione della cartella clinica informatizzata, come avviene invece nei reparti internistici, dalla Pneumologia al Dipartimento di medicina per intensità di cura.
Così il direttore dell'unità operativa di Cardiologia, Aldo Bonso, ha chiesto e ottenuto dall'azienda sanitaria feltrina di potersi mettere alla pari degli altri reparti. E anche qualcosa di più, considerata la valenza diagnostica di Cardiologia da cui passa, appunto, il centro della vita.
Con una spesa preventivata di 39 mila euro, si potrà gestire in modo più completo la refertazione delle prestazioni strumentali (dall'ecocardio all'elettrofisiologia), archiviare in modo strutturato i dati clinici dei vari pazienti e attivare il collegamento con le apparecchiature biomedicali per l'acquisizione e l'archiviazione delle immagini.
La proposta di estensione anche a Cardiologia della piattaforma E-Visit, quella che permette agli altri reparti di vedere vita, morte e miracoli dei pazienti ospedalizzati o esterni, è stata analizzata dai cardiologi dell'unità operativa feltrina. Che dal punto di vista tecnico-funzionale hanno ravvisato, nella sostituzione del vecchio software con la nuova piattaforma, un notevole passo avanti per la gestione integrata delle prestazioni sanitarie ospedaliere.
«Con il sistema in uso agli altri reparti, anche Cardiologia potrà avere la gestione completa della cartella del paziente e della refertazione ambulatoriale e la gestione informatizzata della grafica del ricovero quanto a terapia, rilevazione dei parametri vitali e diario clinico», dicono dal reparto. «Per quel che riguarda l’ integrazioni di dati, inoltre, è importante dal punto di vista diagnostico e clinico che i cardiologi si colleghino con Laboratorio analisi, Radiologia e Anatomia patologica per inserire richieste e ricevere i referti».
Nel progetto biennale denominato “fascicolo sanitario del paziente e sviluppo dei servizi on line al cittadino”, che si è aggiudicato il contributo della Fondazione Cariverona, dunque, l'estensione a Cardiologia, che rientra a pieno titolo nel sistema efficace ed efficiente, è l'ultimo tassello. Non per questo, il meno importante. (l.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi