Caro skipass per famiglie sulle nevi di Alleghe
ALLEGHE. «Fate una politica rivolta alle famiglie, prima che la maggior parte dei bambini ricordi lo sciare solo dal racconto dei nonni».
Che lo sci non fosse più uno sport proletario lo si sapeva da tempo: se dopo trasporti, abbigliamento, pranzo, alloggio e ski pass si tira un segno, la cifra che viene fuori rischia di essere piuttosto elevata.
Se questo condizioni o meno il numero di frequentatori delle piste dolomitiche lo si vedrà a fine stagione.
Intanto, però, si registra la civile protesta di Elena Ricci, una nonna di Ravenna, che recentemente ha deciso di portare i quattro nipotini (di 4, 6, 8 e 12 anni) a trascorrere una settimana bianca sulle nevi di Alleghe.
Ritornata a casa la signora ha pensato di spedire i propri “suggerimenti” ad Alleghe Funivie e al dipartimento turismo della Regione Veneto.
«Siamo tornati ad Alleghe» scrive «perché il comprensorio ci è sembrato a “misura di bambino”. Arrivati in albergo (ottimo rapporto qualità/prezzo), ci siamo subito recati in dieci a fare gli skipass Civetta».
La prima famiglia, racconta Elena Ricci, ha speso 778 euro per sei giorni: 229 euro per il papà, altrettanti per la mamma, 160 per la prima bambina di 12 anni e altrettanti per la seconda bambina di 8 anni. La speranza della turista era che lo skipass della seconda bambina potesse essere compreso in quello di un accompagnatore, ma il regolamento parla chiaro: vale solo per bambini fino a 8 anni. Ma la bambina li ha già compiuti.
«Anche se ho già acquistato tre skipass?», ha chiesto la signora. «Purtroppo» hanno risposto allo sportello «questa è la regola».
La seconda famiglia è anch'essa composta da papà, mamma e due bambini, rispettivamente di sei e quattro anni. Papà paga 229 euro, il bambino di sei anni viene inserito nello skipass del genitore, quello di quattro anni potrebbe essere associato alla mamma la quale però intende fare lo skipass «solo domani perché la scuola sci inizia solo lunedì». «Mi dispiace signora» replica l'impiegato «per oggi il bambino deve pagare 17 euro».
Elena Ricci, che sottolinea anche, apprezzandola, la solerzia con cui le forze dell'ordine hanno fatto togliere gli sci a un ragazzo ubriaco facendolo accomodare in cabinovia, si chiede dunque se, in tempi di crisi, i gestori delle piste potessero essere meno fiscali con le famiglie con bambini.
«Vi siete forse dimenticati» dice «che i bambini sono il futuro del vostro turismo? Io e mio marito abbiamo fatto lo skipass senior (206 euro a testa, ndr): vi ringrazio per lo sconto, ma pensate veramente che un ultrasessantacinquenne riesca a sciare per sei giorni consecutivi senza nemmeno un giorno di pausa?».
Gianni Santomaso
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi