Carta bloccata: non pagano i conti
BELLUNO. Il bancomat non funzionava mai. Ma prima di farlo sapere alla reception dell’hotel di turno e dileguarsi subito dopo senza pagare, Ettore Maria Sabetta e Manuela Gastaldo pernottavano e magari facevano anche colazione. Nel processo che doveva svolgersi ieri, l’unica parte offesa risultava l’albergo delle Alpi, ma secondo la ricostruzione della procura della Repubblica i due sarebbero passati anche per il Centro Giovanni XXIII, per un bed and breakfast nella zona del palasport. In seguito, l’urgenza era diventata quella di mangiare con una cena in piazzale della Resistenza e un’altra consumazione in un posto di via Vittorio Veneto.
C’è chi ha sofferto un danno significativo e chi non avrebbe molto da recuperare, di fatto nessuno si è costituito parte civile. In realtà, uno dei due imputati difesi dall’avvocato Gandin, che a suo tempo non era stato regolarmente notificato, adesso risulta addirittura irreperibile. Il processo per l’ipotesi di reato di insolvenza fraudolenta non può cominciare, se costui non è a conoscenza del fatto che esiste un procedimento nei suoi confronti. E il difensore non è riuscito a contattarlo.
Di fronte a un quadro del genere, il giudice Coniglio non poteva che disporre nuove ricerche a cura dei carabinieri e rinviare il tutto a più di un anno. Il processo sarà nuovamente chiamato il 12 aprile 2019, ma potrebbe anche slittare di nuovo se le ricerche non dovessero avere successo. (g.s.)
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