Cartoline di protesta alla Rai dall’Abm

Nel mirino la trasmissione Meraviglie di Angela: «Bisogna riparare». L’iniziativa ha come partner la Provincia

BELLUNO. Trentamila cartoline pronte a partire alla volta di Roma per far sentire la voce del Bellunese. È l’ultima iniziativa dell’Associazione Bellunesi nel Mondo che, in concerto con la Provincia di Belluno, ha dato il via ad un’iniziativa di protesta contro la “svista” del programma Rai Meraviglie condotto da Alberto Angela. Il popolare conduttore, si legge nelle cartoline fatte stampare da Abm e Provincia con le foto delle montagne patrimonio Unesco, «ha presentato le Dolomiti come se fossero presenti solo nelle province di Trento e Bolzano».

Un episodio che ha causato grande disappunto in tutto il Bellunese e sul quale si era espressa anche la Provincia. Ora, grazie alla collaborazione di Abm, si punta a far arrivare questo dispiacere direttamente sul tavolo della presidente della Rai Monica Maggioni.

Le cartoline prestampate, infatti, sono indirizzate proprio alla Maggioni e sono accompagnate da un testo che ricorda come il 46,1% di questo meraviglioso patrimonio sia in provincia di Belluno. Alla presidente, che viene invitata a vistare la realtà dolomitica, è chiesto dunque un intervento.

«Abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa che avevamo già messo in campo quando era presidente Ciampi» spiega Oscar De Bona, alla guida dell’Abm, «era successo un fatto analogo, con varie località della nostra provincia collocate in altre Regioni. Ora abbiamo lanciato questa idea per chiedere alla Rai di riparare quanto detto durante quella trasmissione, come è stato promesso».

Per dare il via alla protesta si è attesa la fine del periodo elettorale. Ora, però, le prime cartoline sono state imbucate e altre sono pronte a partire. «Ne portiamo alcune in Svizzera, dove ci sono delle famiglie appartenenti all’Abm» spiega De Bona, «e sono arrivate anche altre richieste da fuori provincia. Con palazzo Piloni ci coordineremo per posizionarle negli uffici pubblici e nei locali. L’obiettivo è farle arrivare anche nei comuni più piccoli».

Una manifestazione di popolo alla quale, volendo, potrebbe partecipare un bellunese su tre: sono state fatte stampare 30 mila cartoline a cui basta mettere il francobollo. «I soldi per quest’iniziativa li abbiamo anticipati noi» spiega De Bona, «d’altra parte la battaglia per l’autonomia ci caratterizza da sempre».


 

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