Casa da sgomberare: il Comune affida tutto al segretario
AGORDO. «A breve il segretario ci prospetterà una soluzione che valuteremo attentamente».
Giovedì sera si è riunita la giunta comunale di Agordo che ha affrontato la questione relativa all'ordinanza di sgombero che dal 1991 grava su una casa ubicata in via Paganini. Un'ordinanza che, nonostante la richiesta di uno dei tre comproprietari, non è mai stata tolta, anzi è stata rinnovata nell'aprile scorso dal sindaco Sisto Da Roit in quanto mancherebbe il certificato di collaudo statico richiesto dopo l'esecuzione di alcuni lavori di recupero dal 2000 al 2002. La questione è stata recentemente portata all'attenzione generale dalle minoranze che hanno depositato un documento in municipio e che lo hanno anche inviato alla procura.
L'ordinanza rinnovata, in realtà non è mai stata eseguita dal momento che uno dei tre proprietari abita ancora lì. Questo il motivo per cui un altro proprietario, Giorgio Oreste Tomè, il 16 dicembre scorso ha diffidato il sindaco «a compiere, per quanto di competenza, gli atti del loro ufficio, provvedendo allo sgombero entro 30 giorni, avvisando sin d'ora che il mancato esercizio dei poteri-doveri che loro competono entro il termine indicato è punito ai sensi di legge».
La diffida è arrivata il 21 dicembre e quindi il termine fissato da Tomè è il 20 gennaio. L'amministrazione comunale è al lavoro per uscire dall'impasse. «Come avevo detto prima delle festività», spiega il sindaco Sisto Da Roit «non appena sarebbe tornato il segretario comunale ci saremmo messi di nuovo al lavoro per affrontare una questione che si protrae da molto tempo. Così è stato. Il segretario ha preso visione delle lettere arrivate. Nella giunta di giovedì ne abbiamo parlato ampiamente e gli abbiamo chiesto di ipotizzare una soluzione dal punto di vista tecnico - giuridico. Credo che nel giro di una settimana avremo questa ipotesi sul tavolo che a quel punto valuteremo».
Nella giunta di giovedì doveva essere affrontato anche il tema relativo alla sostituzione del vicesindaco dimissionario Angelo Ramazzina. In realtà la discussione al riguardo è stata posticipata alla prossima settimana. Il primo nodo da sciogliere sarà quello relativo al nuovo ingresso in giunta (in consiglio è invece certo l'arrivo di Giuliano Da Ronch, primo dei non eletti alle votazioni del 2014). Il nome più probabile pare essere quello di Stefano Tomè, ovvero colui che ha maggiore esperienza amministrativa (è alla terza legislatura) e che al momento è anche assessore in Unione montana. Nulla è stato però deciso, tanto meno il vicesindaco che verrà scelto fra gli assessori Nadia Dell'Agnola, Maria Grazia Dorigo, Gabriele Trento e, forse, Stefano Tomè.
Gianni Santomaso
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