Casa di riposo, rette meno care
Agordino. Dal 1° gennaio l’Asca le abbasserà. Previsti anche nuovi servizi e premi per il personale
AGORDO. Abbassamento del costo delle rette, più servizi e premi per il personale. Sono i risultati che l’Azienda speciale consortile agordina (Asca) si propone di raggiungere nel 2018 per quanto concerne la gestione della Rsa di Agordo (Polifunzionale 1, 2 e reparto anziani inabili) ereditata dall’Usl. Li hanno esplicitati ieri sera nella sede dell’Unione montana ad Agordo, l’amministratrice unica di Asca, Maria Chiara Santin, e il direttore Arrigo Boito, davanti agli amministratori del gruppo di lavoro su sanità e sociale.
Il bilancio di Asca è stato approvato venerdì dall’assemblea dei sindaci. «Dal 2018», ha esordito Santin, «avremo oltre 8 mila ore di assistenza in più sia da parte delle figure di base, come gli operatori socio-sanitari e gli infermieri, che di figure specialistiche come quella del logopedista che attualmente non c’è. Puntiamo anche allo sviluppo di altri servizi di supporto come quelli della pulizia e della lavanderia».
A Santin i sindaci avevano chiesto di abbassare le rette e dopo cinque mesi (Asca è nata a gennaio, ma è diventata operativa a maggio) hanno avuto una prima risposta. «La diminuzione del costo delle rette per chi ha l’impegnativa», ha infatti annunciato Santin, «sarà del 13%, pari a 7,27 euro in meno al giorno a partire dal 1° gennaio. Si passerà dai 55,27 euro attuali ai 48 euro, con un risparmio per le famiglie di 218 euro al mese e di 2600 euro all’anno».
I posti della Rsa sono 122 e l’aspettativa dei vertici Asca e dei sindaci è che aumenti la percentuale degli utenti con impegnativa (attualmente l’85%). L’operazione del contenimento delle rette costerà all’azienda 300 mila euro. Dove verranno recuperati? «Ci sarà un contenimento di alcuni costi che erano elevati, soprattutto se comparati agli altri servizi socio-sanitari», ha detto Santin. «Uno di questi è la mensa (Boito ha annunciato un bando per una mensa non più a vassoio, bensì a carrello, più vicina alle esigenze degli utenti di una casa di soggiorno,
ndr
). Quindi dei risparmi arrivano dal fatto che ci sono due figure amministrative a scavalco con l’azienda di Longarone-Zoldo e dall’ottimo lavoro che fanno le due amministrative. Vengono poi eliminati dei servizi inutili come la portineria e qualche altro servizio di trasporto».
Il grosso del risparmio sarà tuttavia sul personale, ma non in termini di prestazioni. «L’azienda speciale», ha concluso Santin, «non deve sostenere una serie di spese come quelle per le maternità o per la malattia che sono a carico dell’Inps. Incide poi il nuovo contratto Uneba equiparato, tuttavia, a quello dell’ente locale».
Se da un lato sul personale si sono fatti dei risparmi, dall’altro si è deciso di investire sulla sua produttività: tra premi-risultato e sistema welfare vengono messi 220 mila euro. «C’è un gruppo di lavoro che per trequarti è nuovo», ha spiegato Boito, «è molto giovane e da parte nostra c’è la volontà di premiare chi partecipa al raggiungimento dei risultati e di reprimere al contempo gli atteggiamenti negativi. Intanto possiamo dire che l’assenteismo è crollato».
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