Casa distrutta a Lamon, per lo scoppio del gas di una bombola

La donna ustionata è in ricoverata in Rianimazione al Centro ustionati di Verona

LAMON

Una anziana in condizioni serie al centro grandi ustionati di Verona, la casa in cui viveva con il marito – rimasto illeso – completamente devastata dall’esplosione del gas di una bombola e dal successivo incendio, una nube di fumo acre che si è sparsa sulla zona costringendo il Comune a ordinare di chiudersi in casa.



È il bilancio dell’esplosione avvenuta ieri mattina poco dopo le 6,15 a Lamon in via Beccaroi, all’angolo con via Monsignor Slongo, nella casa di Antonio Resenterra “Toni Chil”, 87 anni, e della moglie Oliva Corrà, 84 anni.

A scoppiare è stato il gas fuoriuscito probabilmente per una perdita dell’impianto alimentato con le bombole nell’abitazione del conosciutissimo ex falegname lamonese e della moglie.

Resenterra era ancora in camera, è stato travolto dall’esplosione potentissima, sentita in tutto il paese, ma non si è fatto nulla di grave.



La moglie Oliva era invece in cucina, si era alzata per fare il caffè: l’esplosione con la vampata di gas in fiamme l’ha colpita in pieno. È stata trovata riversa a terra, ustionata, dalla figlia Orietta che abita a fianco nell’ex segheria ora diventata abitazione e da una vicina infermiera, accorse nel giro di pochi istanti nella casa in cui si sono sviluppate subito le fiamme, che hanno attaccato il divano e gli arredi.

Per l’anziana, rimasta comunque cosciente nonostante il trauma dell’esplosione e le ustioni, si è alzato in volo l’elicottero di Trentino Emergenza: soccorsa e imbarellata, è stata caricata sull’eliambulanza che si è messa in volo direttamente verso il centro ustionati di Verona.

Le sue condizioni sono considerate critiche: è stata ricoverata in Rianimazione con ustioni diffuse di secondo grado.

La mobilitazione nel rione, nel frattempo, è stata generale. I familiari, corsi a prendere degli estintori, hanno cercato di fermare il fuoco che si stava sviluppando dentro l’abitazione, ma senza risultato.

Le fiamme hanno avvolto rapidamente la casa mentre da Feltre, da Belluno e dal Primiero si mettevano in strada le squadre e i mezzi dei vigili del fuoco e i carabinieri.

Vicini e familiari, richiamati dal boato potentissimo, si sono trovati davanti alla casa con i vetri esplosi che avevano scagliato schegge verso le abitazioni circostanti e le fiamme e il fumo che salivano verso il tetto in legno e tegole catramate.

«È stata come una bomba», racconta Moreno Riga, familiare dei due anziani, «stavo andando a lavorare quando ho sentito il boato e sono subito corso a vedere».

«È stata la zia a tirarli fuori», racconta Davide Pante, anche lui accorso richiamato dall’esplosione, «era una scena apocalittica, dopo l’esplosione il fuoco ha attaccato subito. Hanno provato a spegnerlo andando a prendere due estintori ma, esauriti quelli, si sono dovuti allontanare, era troppo pericoloso».

«Mi ha svegliato il boato», racconta a sua volta una vicina, «poi sono sentite le grida di richiesta d’aiuto». Un’altra vicina, che era già sveglia ed era in giardino, si è unita alla figlia dei due anziani, accorrendo per aiutare a tirare fuori i padroni di casa. «C’era il divano che bruciava, un disastro», racconta, «il nonno era in camera e la nonna era a terra, non ce la faceva a tirarsi su da sola. La figlia è corsa a casa a prendere gli estintori ma non sono serviti a niente».

Nel frattempo, comunque, era partita la richiesta di soccorsi e nel giro di una manciata di minuti la strada si è riempita di lampeggianti e di mezzi dei pompieri, con due autoscale, autobotti, carro aria.

Mentre l’anziana veniva portata via in elicottero, i pompieri tentavano di frenare l’incendio, che però aveva ormai attaccato il tetto. Un lavoro finito solo nel pomeriggio, con la casa totalmente distrutta: il Comune ha emesso una ordinanza di sgombero, il calore e l’esplosione hanno minato la struttura dell’edificio. —


 

Argomenti:incendiolamon

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi