Case di riposo, due positivi alla Vazzoler di Pieve di Cadore

Gli ospiti sono asintomatici. Le strutture di Pieve, Santo Stefano, Cortina e Auronzo hanno sospeso le visite

CADORE

Due ospiti positivi al Covid-19 nella casa di riposo ex Vazzoler di Pieve di Cadore. Il Coronavirus sta tornando alle origini, prendendo di mira i fragili ospiti di queste strutture di ricovero. Strutture che in gran parte della provincia sono state molto provate da un virus che sembra conoscere una sola avversaria: la prevenzione, tramite alcuni comportamenti responsabili.

Pieve di Cadore

Alla rsa di Pieve, nel corso del normale giro di tamponi che periodicamente viene eseguito nelle case di riposo, sono stati trovati due ospiti positivi. Prontamente il personale ha provveduto a isolarli e a sospendere le visite dei familiari nell’intera struttura. Sui circa cento ospiti sono stati eseguiti anche i tamponi rapidi antigenici, che per ora hanno dato esito negativo. «I due anziani contagiati», fa sapere il sindaco Giuseppe Casagrande, «risultano asintomatici». Una circostanza che lascia ben sperare sull’esito della malattia. L’Usl 1 Dolomiti sta monitorando la situazione.

Cortina

A Cortina il focolaio scoppiato la settimana scorsa nel centro servizi per anziani conta a oggi una ventina di ospiti e sette operatori positivi. Ieri, infatti, come sottolineato dall’amministratore unico Paolo Stocco, è stato riscontrato il contagio di un altro operatore, che si aggiunge ai sei delle giornate precedenti. «Abbiamo parlato con i medici della rsa, ci hanno detto che le condizioni degli ospiti contagiati non destano preoccupazione», precisa Stocco, ricordando che molti degli anziani sono stati ricoverati nel reparto di Malattie infettive del San Martino di Belluno. Ieri alla casa di riposo cortinese è arrivata anche una squadra dell’Usl per verificare la situazione. «Al termine del sopralluogo il team stenderà una valutazione, prima di mettere in campo tutte le azioni necessarie per bloccare il cluster», precisa Stocco.

Visite sospese

Intanto, le visite dei parenti sono state sospese alla rsa di Santo Stefano, in quanto inserita in un contesto a rischio come quello del Comelico), a Pieve e Cortina, per la presenza di positivi, e anche al centro servizi di Auronzo, dove la direzione ha fatto una scelta preventiva, trovandosi al confine con territori a rischio. Ad oggi la rsa “ Beata Gaetana Sterni” è Covid free.

Belluno

Situazione in evoluzione alla Gaggia Lante di Belluno. Qui, dopo i tre operatori contagiati una quindicina di giorni fa, è stata scoperta la positività di un altro dipendente. «Abbiamo un nuovo positivo (il quarto) da venerdì sera», precisa l’amministratore unico Paolo Santesso. «Si tratta di un contatto stretto extra lavorativo del terzo caso. Abbiamo testato con i nuovi tamponi fast tutti gli anziani e il personale del nucleo in cui prestava servizio l’ultimo dipendente positivo e per fortuna sono tutti negativi». Santesso tiene a precisare che le visite dei familiari non sono state sospese, perché «non possiamo limitarci a sopravvivere al virus, ma dobbiamo provare a convivere con lui. Naturalmente, se il contagio dovesse estendersi agli ospiti, tutto cambierebbe». —


 

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