Case di riposo nel mirino del gruppo di lavoro ispettivo

BELLUNO. Un gruppo ispettivo e multidisciplinare per la sorveglianza “della corretta gestione e protezione degli anziani nelle case di riposo”.
Lo ha istituito l’Usl 1, nei giorni scorsi, per garantire a tutti gli ospiti delle strutture per anziani il rispetto delle norme, nell’ambito soprattutto della qualità dei livelli essenziali di assistenza che vengono erogati.
Si tratta di una decisione innovativa che, su proposta del direttore del distretto socio sanitario Sandro De Col, mira ad assicurare la realizzazione dell’umanizzazione nelle case di riposo.
«L’Usl», precisano dall’azienda sanitaria in via Feltre, «nell’ambito della propria attività ordinaria può compiere controlli circa il permanere dell’appropriatezza dei ricoveri e l’aderenza delle caratteristiche degli ospiti a quanto riportato nei fascicoli sanitari e sociali».
Il gruppo di lavoro di ispezione avrà il compito di analizzare il livello assistenziale e di cura nei centri di servizio per anziani, valutare la corrispondenza agli indicatori previsti dalla legge regionale e controllare a campione la corretta gestione di almeno il 20% delle stanze di degenza. Insomma, un lavoro impegnativo che però troverà sicuramente l’entusiamo dei familiari dei pazienti delle strutture interessate.
A costituire il team aziendale deputato ad attuare questi obiettivi saranno il direttore del distretto, De Col, quello del dipartimento di prevenzione Fabio Soppelsa, il coordinatore dei tecnici di prevenzione Marco Dal Pont, un’assistente sociale coordinatrice, un’assistente sanitaria coordinatrice e un collaboratore professionale sanitario esperto o un infermiere. E quest’ultimo fungerà anche da segretario.
Questo team ogni tre mesi avrà il compito di stilare un programma delle visite di verifica nelle case di riposo. Per poi iniziare i giri e rispettare la tabella di marcia prefissata.
Alle strutture per anziani spetterà quindi il compito di farsi trovare pronte nel momento in cui il team ispettivo andrà a controllare i parametri di qualità dei livelli essenziali di assistenza erogati.
Paola Dall’Anese
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