Case, la montagna doppia il capoluogo
BELLUNO. Un metro quadro di alloggio residenziale, in centro a Belluno, costa nove volte di meno che a Cortina (1.050 contro 9.200). Forse non è una novità. Ma si sa che un immobile nel capoluogo vale la metà rispetto a Borca di Cadore e circa un terzo in confronto del valore immobiliare a San Vito di Cadore? Forse no. Non ci si immagina neppure che chi compra casa a Belluno (o a Feltre) sborsa la metà di quanto facciano residenti o meno a Sappada. Parliamo del prezzo minimo di acquisto dell'edilizia residenziale, riferito al secondo semestre dell'anno scorso. Il valore massimo, invece, vede Belluno salire a 1.350 euro al metro quadro, esattamente come a Calalzo, ma contestualmente fionda Cortina a 10.700 euro al metro quadro.
Si tratta dei risultati dell'ultimo monitoraggio del mercato immobiliare, con i dati rilevati dagli agenti immobiliari della federazione presieduta in provincia da Ivan Damian. Dati, quindi, molto reali, dunque seri, non certamente presi da internet. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, cioè nel 2014, i prezzi sono calati di 50 euro, in media, a Belluno, Auronzo e in tanti altri paesi, in alcuni, fra quelli più periferici, anche di 150 euro. Il che significa che non c'è la sospirata inversione di tendenza del mercato immobiliare, che molti si aspettavano in accompagnamento a quel minimo di ripresa produttiva che si è verificata anche ai piedi delle Dolomiti.
A Cortina, però, nonostante l'avversa congiuntura immobiliare, i prezzi sono rimasti gli stessi. Rispetto, invece, all'intero periodo della crisi, quindi dal 2008, la contrazione è stata di un terzo.
Qual è, per contro, il Comune dove la casa costa di meno? In periferia, verrebbe da dire. E magari si pensa, da una parte, a Comelico Superiore e, dall'altra, a Livinallongo. Assolutamente no, invece. Per un metro quadro di residenza in centro a Padola si pagano tra i 1.200 ed i 1.350 euro, e l'anno prossimo, ancora meglio nel 2018, quando si completerà il collegamento con l'alta Val Pusteria, è prevedibile che si salirà ben sopra quota 1.500, arrivando forse a quei 2.000 che è il prezzo di Sappada.
Dall'altra parte della montagna bellunese, a Livinallongo, si va tra i 1.650 ed i 1.800 euro al metro quadro. Si pensi che a Zoldo Alto, davanti al Civetta, ma al confine della valle, il mercato schizza a 1.900 euro, con punte fino a 2.000 euro, quindi quasi il doppio del capoluogo di provincia. Tirano, dunque, le seconde case per turisti e nei territori da loro più appetiti. Chi, invece, vuol vendere ad Arsiè deve accontentarsi di 600 euro, al massimo 740. E in un anno, si badi, il valore si è ridotto addirittura del 20 per cento. Case a 700 euro il metro si trovano, per la verità, anche in Alpago, come a Chies, a Lamon, a 750 ad Alano. Ed in questi casi le forbici hanno tagliato tra il 15 ed il 20 per cento del valore rispetto all'anno precedente.
«Attenzione però», mette le mani avanti il presidente della Fiaip bellunese Damian, «non si tratta di case di ultima costruzione, ma di alloggi che passano di privato in privato, perché le famiglie e le coppie sono stremate dalla crisi e da un costo della vita sempre più elevato, e non hanno risorse da spendere per una prima casa nuova».
In difficoltà è soprattutto chi vorrebbe farsi un tetto in Val Boite, se non addirittura nell'Ampezzano. Se in centro a Cortina un metro quadro vale al minimo 9 mila e 200 euro (tre volte tanto all'inizio della crisi dell'edilizia), nella vicina San Vito di Cadore, dove spesso si rivolgono gli ampezzani che non possono permettersi di risiedere all'ombra della Basilica di Cortina, si va da un minimo di 2 mila e 900 euro ad un massimo di 3 mila ed 800 euro. Ed ecco perché nonostante le frane (si fa per dire), Borca di Cadore si riempie di aspiranti cortinesi: qui i prezzi sono sui 2.050 euro, al massimo 2.400. Ancora qualche passo più in là: a Vodo tra i 1.400 ed i 1.800; a Valle di Cadore, Venas in particolare, 1.150 e 1.350. Perarolo e Ospitale di Cadore sono i paesi del Cadore più accessibili: 700 euro al mq. A questo punto, però, meglio Longarone dove si può trovar casa 900 euro al mq, le più costose salgono a 1.100 euro. Ed ecco il motivo per cui il paese funziona da imbuto, sia per il Cadore che per lo Zoldano. Per aspetti quasi analoghi, è quanto accade anche a Feltre, Pedavena, Mel. Le fabbriche, quindi il lavoro alza i valori immobiliari? Non pare più di tanto. Ad Agordo - leggi Luxottica - i prezzi ballano tra i 1.250 ed i 1.550 euro, a Sedico tra i 900 ed i 1.200.
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