Casere dei boschi e Campet gestore unico per due malghe

Il Comune ha pubblicato il bando per affidare le due strutture fino al 2027 L’assessore Velo: «Per la scelta conteranno di più i progetti rispetto all’affitto»

/ PEDAVENA

Si apre un capitolo nuovo per le malghe comunali Casere dei Boschi e Campet sul monte Avena. È uscito l’avviso per partecipare al bando di gara per l’affidamento della gestione dell’attività rurale di alpeggio, agriturismo e produzione casearia, per la durata di sei anni dall’1 maggio 2021 al 30 aprile 2027, prorogabile di due anni. La vecchia concessione scadeva l’anno scorso, ma è stata prolungata di un anno per il Covid.

Il bando comprende entrambe le strutture per individuare quindi un gestore unico. «Abbiamo posto particolare attenzione sugli aspetti di qualità della gestione», commenta l’assessore all’urbanistica e attività produttive Cristiano Velo. «Le graduatorie sono costruite in modo da privilegiare la proposta gestionale, che peserà per il 70 per cento, mentre l’offerta economica conterà per il 30 per cento».

Malga Campet è più grande, infatti è possibile portare quaranta unità di bestiame, mentre a Casere dei Boschi dodici. Nel bando, su una capacità complessiva di cinquantadue capi, il Comune chiede la monticazione dei pascoli di entrambe le malghe in maniera continuativa con la presenza di almeno ventisei vacche da latte. «Il criterio principe è quello della tenuta del territorio e del mantenimento delle sue caratteristiche», sottolinea l’assessore Velo. «Sono malghe, ma devono offrire un servizio agrituristico. Anche dalle amministrazioni comunali precedenti è sempre stata data grande attenzione a queste strutture. Le mucche devono essere presenti sempre perché pensiamo che siano parte integrante del contesto paesaggistico e ambientale».

La finalità della concessione sottolineata dall’amministrazione nel bando infatti «è la valorizzazione del paesaggio e della montagna, come luogo di diffusione dell’attività agricola, turistica e ricreativa. A tale scopo la fruizione delle strutture dovrà essere opportunamente incentivata, anche promuovendo attività e manifestazioni complementari ricreative e per il tempo libero».

Casere dei Boschi è stata interessata di recente da un rilevante ampliamento con la realizzazione di una veranda che di fatto raddoppia i coperti. È una struttura completamente arredata, dotata di due camere, oltre che del caseificio.

Però ha meno terreno a disposizione di malga Campet, che da parte sua ha visto nel 2018 l’ampliamento della cucina, il rinnovamento dei baghi, la predisposizione di spazi a norma perché si possa fare formaggio. È completa dal punto di vista architettonico, ma è senza arredi e il caseificio non è attrezzato. «Sono anni che le varie amministrazioni hanno investito per potenziare le strutture e migliorarle», evidenzia Cristiano Velo. «Auspichiamo che ci sia un forte interesse per la gestione». —

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