Caserma Zannettelli in ordine, ci pensa l’Ana

Rimossi dai piazzali 300 metri cubi di ramaglie. Al lavoro una cinquantina di volontari e risparmiati seimila euro

FELTRE. Un lavoro che se fosse stato affidato a una ditta sarebbe costato sui 6 mila euro con 300 metri cubi di ramaglie e piante di piccolo diametro tagliate e raccolte nell'arco di una mattinata, su 20 mila metri quadri di piazzali invasi dalla vegetazione e tirati a lucido. Venti motoseghe, quindici decespugliatori, un mini escavatore, cinque pick up, cinque soffiatori oltre agli attrezzi leggeri: armati di tutto punto, una cinquantina di volontari dei diversi gruppi della protezione civile Ana hanno eseguito una vera e propria opera di disboscamento dei piazzali della Zannettelli, in vista del raduno del Battaglione Feltre Settimo reggimento e gruppo artiglieria da montagna Agordo del 17, 18 e 19 luglio, che sarà il primo momento in cui la città si riappropria della sua caserma, in attesa che il Comune ne faccia proprio il centro intercomunale di protezione civile.

È stata una mattinata di grandi pulizie che ha visto impegnate le squadre di Seren, Pedavena, Vas, Santa Giustina, Sovramonte, Arsiè, Cesiomaggiore, Lamon, Feltre, ma anche cinque ragazzi che l'anno scorso hanno fatto il campo scuola “Anch'io sono la protezione civile”, più la squadra logistica per la parte delle attrezzature, ricambi e cucina. L'intervento operato dalle penne nere, coordinate da Giovanni Boschet, è iniziato alle 7.30 e proseguito fino all'ora di pranzo, liberando da sterpaglie, cespugli e alberi non solo la piazza d'armi e l'area retrostante – cioè gli spazi che fra una ventina di giorni saranno restituiti agli occhi dei feltrini e delle migliaia di visitatori attesi per il primo raduno del Battaglione Feltre – ma anche le altre aree esterne della Zannettelli, perché la protezione civile, abituata per vocazione ad aiutare gli altri e mettersi sempre a disposizione, ha lavorato dappertutto.

«Anche in quest'occasione c'è stata la dimostrazione della prontezza, professionalità e disponibilità dei volontari, nonostante il periodo di ferie e i vari impegni a livello locale per le diverse feste di gruppo», sottolinea il responsabile Giovanni Boschet. «Abbiamo raggiunto un buon numero di uomini, ben attrezzati e con l'uso scrupoloso dei dispositivi di protezione individuale. Dopo un iniziale momento di disorientamento per il cario burocratico e la richiesta di corsi specialistici in base alle disposizioni nazionali, le varie squadre si stanno adeguando».

Questo poi è stato il riscaldamento per l'esercitazione Triveneta di protezione civile a settembre a Bassano, dove l'Ana Feltre parteciperà con cento volontari sul monte Tomba e Palon per ripristinare le trincee della Grande guerra. Raffaele Scottini

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