Casette del brulè coperte e serviranno piatti tipici

La regia dell’iniziativa natalizia è stata affidata alla Pro loco Pieve Castionese Fontanelle: «La nostra proposta mira ad aumentare la qualità e gli eventi»
BELLUNO. Ogni buon film dipende dal suo regista. Ed è destinata a cambiare la trama dello spettacolo natalizio in centro storico. La gestione delle storiche casette del brulè sarà coordinata dalla Pro loco Pieve Castionese, che punta a migliorare l’offerta per i bellunesi e i turisti e a renderla di più alta qualità. La Pro loco ha studiato la sua proposta e l’ha presentata al Comune, che ha dato il suo bene placet. Per l’ufficialità manca solo un elemento: la partecipazione degli attori. Ovvero le associazioni, i gruppi, che si occuperanno delle casette e che serviranno brulè, pastin e altre prelibatezze durante il periodo natalizio. La Pro loco ha contattato diversi gruppi, sta aspettando le risposte.


Nel frattempo il presidente Maurizio Fontanelle è ben disposto a raccontare cosa ne sarà dello spazio di fronte a porta Dante dal 2 dicembre al 6 gennaio 2018: «L’idea che abbiamo avuto è migliorativa dell’offerta per gli avventori», spiega. «Proponiamo di aumentare il numero delle casette, portandole a sei o sette, ma di farle un po’ più piccole di quelle che c’erano l’anno scorso». Più strutture significa più offerta per i bellunesi. Altra novità, rispetto all’edizione 2016, sarà la copertura: «Le casette saranno poste sotto un capannone», continua Fontanelle. «In questo modo potranno essere fruite anche in caso di pioggia, neve, o di gran freddo». All’interno del capannone sarà diffusa musica, montato un palco per iniziative di vario genere (concertini, soprattutto) e si potranno anche studiare giochi di luce per aumentare l’attrattività dello spazio.


Si punta, inoltre, a garantire un’offerta differenziata ma coordinata: «Tutte le casette venderanno il brulè, ma ciascuna potrà magari mettere a disposizione un piatto tipico che non sia solo il pastin», aggiunge Fontanelle. Tutte faranno somministrazione, nessuna venderà prodotti natalizi perché altrimenti staremmo parlando di un mercatino, che è una cosa diversa. Ai due ingressi del capannone, infine, sarà allestito un portale, con colori natalizi e un bell’albero addobbato. Un invito a entrare nel mondo delle casette del brulè.


Sarà la Pro loco ad occuparsi del noleggio delle strutture e della copertura. Le associazioni e i gruppi che aderiranno dovranno invece garantire l’allestimento e la somministrazione. «Pensiamo di aprirle il primo fine settimana di dicembre e di chiuderle con l’Epifania», conclude il presidente della Pro loco. «Stiamo valutando come allestire la copertura, non vogliamo crei disturbo estetico nel contesto della piazza. Per ragioni di tempi e costi si pensava ad un classico capannone, ma potrebbe anche andare diversamente. Potremmo regalare una sorpresa ai bellunesi». Il Natale non è poi così lontano.


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