Caso addetto stampa, assolto l'ex sindaco Franceschi

L’ex amministratore era a processo con il giornalista Vesentini e la segretaria Musso: per i giudici il fatto non sussiste

CORTINA. Franceschi di nuovo assolto. E con l’ex sindaco di Cortina anche l’addetto stampa Tommaso Vesentini e la segretaria comunale Luisa Musso: il fatto non sussiste. In mancanza di repliche della procura della Repubblica, cinque ore di camera di consiglio dei giudici Coniglio, Scolozzi e Cittolin per arrivare alla sentenza e alla scrittura delle motivazioni.

Andrea Franceschi ha incassato la seconda assoluzione, dopo quella per l’ipotesi di reato di omessa denuncia, nella vicenda dei soldi delle multe dei vigili urbani. A questo proposito, nei confronti dei 13 agenti della polizia locale indagati per peculato c’è stata una sentenza di non doversi procedere del gip Sgubbi.

Franceschi, Vesentini e Musso dovevano rispondere, a vario titolo, di abuso d’ufficio, falso e truffa per il concorso per l’addetto stampa del Comune. I fatti contestati erano concentrati nell’autunno 2012 e già c’era stata una sentenza di non luogo a procedere per i commissari Livio Olivotto e Augusto Pais Becher. Il pubblico ministero D’Orlando aveva chiesto un anno per Franceschi e Vesentini e un anno e tre mesi per Musso, ma evidentemente l’accusa non ha retto: per i giudici nessuno ha violato la legge. A cominciare dalla mancata pubblicizzazione del concorso sul sito dell’Ordine dei Giornalisti, che non è obbligatoria, ma soltanto un’opportunità. Quanto al fatto di aver posto le stesse domande a tutti i candidati, in sede di colloquio orale, vietando agli altri candidati di essere presenti, è una scelta discrezionale, ma allo stesso tempo legittima.

La commissione si è comportata bene e questo fa cadere le accuse nei confronti dei tre imputati. In particolare, di Vesentini, che è stato correttamente dichiarato vincitore e per questo non si è procurato alcun profitto illecito. Da parte sua Musso ha ritirato il primo bando, ma l’ha fatto in maniera ineccepibile, dicono i giudici, dopo aver riscontrato delle anomalie. Non risulta che Franceschi abbia favorito in qualche modo il futuro addetto stampa, fermo restando che i due si conoscevano fin dai tempi della candidatura di Cortina per i Mondiali di sci 2019. E l’abuso d’ufficio non sussiste. Ma neanche il falso e la truffa stanno in piedi, a giudizio del tribunale. Vesentini aveva cominciato a lavorare per il Comune già dal dicembre 2012, scrivendo i comunicati e tra lui e Musso non c’è stata alcuna connivenza: l’addetto stampa era a Cortina, nelle date che gli erano state contestate, quindi nessun falso è stato consumato. Ora per Franceschi rimane l’appello per il processo più importante, fissato per il 10 aprile.

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