Caso Anpi-Puppato «A Belluno nessuna espulsione»
BELLUNO. «Siamo un'associazione pluralista, non un partito. A Belluno non abbiamo preso nessun provvedimento e non credo ci saranno problemi di tesseramento». Parola di Gino Sperandio, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani di Belluno, che in questi giorni ha attentamente osservato quanto successo nella vicina Treviso: «Non so di preciso come siano andate le cose tra l'Anpi e Laura Puppato» precisa, «né ho titolo per esprimermi sulle questioni di un’altra provincia. Noi facciamo riferimento alla direttiva Anpi nazionale che lascia libertà di voto agli iscritti ma chiede loro di non fare propaganda per il sì in qualità di tesserati».
Il “caso Puppato” ha fatto discutere mezza Italia: la senatrice Pd – apertamente schierata per il Sì alla riforma costituzionale – ha denunciato il mancato rinnovo della tessera Anpi proprio in virtù di questo suo impegno. Un caso che continua a fare parlare anche se, secondo Sperandio, la direttiva dell’associazione è chiara: «A livello personale i tesserati Anpi possono fare quello che vogliono» puntualizza, «ma non possono fare propaganda per il Sì come iscritti perché l'associazione si è schierata per il No».
Anche sulle Dolomiti non è mancato chi si è schierato per il Sì. «Al congresso, al momento di votare su questo argomento, ci sono stati due astenuti su circa 300 partecipanti» continua il presidente, «Toni Sirena aveva espresso forti dubbi e ha deciso di dimettersi ma nessuno ha ritenuto di prendere provvedimenti disciplinari. Il fatto di votare Sì non è un motivo ostativo al rinnovo, siamo un'associazione pluralista. Su quello che è successo a Treviso non me la sento di esprimere giudizi ma non credo che a Belluno si presenteranno casi analoghi».
Più che dividere, il referendum sembra aver ricompattato la sinistra bellunese. Il comitato per il No sta lavorando in vista del referendum del 4 dicembre e il 29 novembre porterà a Belluno il senatore Felice Casson, contrario alla riforma costituzionale.
Ma non c'è solo l'appuntamento del 4 dicembre: in città è già scattato il conto alla rovescia in vista delle prossime elezioni amministrative e la chiamata a difendere l'attuale assetto istituzionale potrebbe porre le basi per una futura collaborazione – che potrebbe anche sfociare in una lista civica – tra le forze a sinistra del Pd. Resta da capire quali intenzioni ha il sindaco uscente.
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