Caso Codivilla a Cortina, Fp Cgil: «Non sono sicuri nemmeno i 101 posti di lavoro»

Spiega il segretario Della Giacoma: «Per legge esiste un limite di assunzioni interinali in una società pubblica»

CORTINA. «Di fronte alla legge, anche le promesse verbali dei politici si fermano». Ne è convinto il segretario della Fp Cgil, Gianluigi Della Giacoma parlando dei progetti ancora troppo nebulosi della giunta veneta sull’ospedale Codivilla di Cortina. E annuncia che se le cose non saranno chiare, non firmerà alcun accordo con Venezia.

Le questioni aperte sono molte. A cominciare dai medici «che in Regione nessuno ha tenuto in considerazione. Eppure tra i 101 dipendenti della società Codivilla spa ci sono due ortopedici, due cardiologi e due anestesisti. Si tratta di professionisti che non possono certo essere gestiti dalle agenzie interinali», precisa Della Giacoma. E cosa dire poi del fatto «che nessuno in Regione aveva pensato che il 29 aprile, ultimo giorno di vita della sperimentazione, potessero esserci ancora pazienti ricoverati in un ospedale che Venezia vuole svuotare per quella data».

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Ma il problema più grande resta l’Oras. «La società agirà nel Codivilla soltanto quando l’Usl 1 ne acquisterà delle quote e per questo ci vuole tempo», prosegue il sindacalista.

E c’è poi un’altra questione che potrebbe mettere in discussione l’assunzione dei 101 lavoratori che la Regione assicura passeranno dall’agenzia interinale all’Oras. «I nostri legali», dice il segretario della Fp Cgil, «ci hanno detto che la società di Motta, con capitale a maggioranza pubblica ha un limite nell’assunzione diretta di personale tramite le agenzie interinali. Si parla di una cinquantina di persone, e che questa operazione deve rimanere all’interno di un tetto di spesa massimo pari a 80 mila euro. E quante persone si potranno mai assumere con questi soldi? Non certo 100. Inoltre, c’è anche una percentuale fissata per legge di lavoratori interinali che possono essere presi dalle imprese. Quindi l’Oras dovrà fare una gara all’interno della quale deve presentare un piano di assunzioni, stabilendo per ogni figura professionale il numero necessario. A questa gara potranno partecipare anche altri lavoratori, non solo quelli attualmente al Codivilla. E quindi che garanzie ci sono che passeranno tutti i 101 gli attuali dipendenti? Bisogna tenere presente che esiste una legge e se anche c’è la volontà di garantire tutti i posti, questo non può avvenire se va a collidere con le norme».

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Ad evidenziare la gravità della vicenda è anche il consigliere del Pd in Regione, Claudio Sinigaglia che parla di «improvvisazione bella e buona di questa giunta veneta. Hanno avuto tre anni a disposizione per cambiare le cose, ma ci si pensa ora, procedendo senza programmazione e a vista. Io credo che se non ci fossero i Mondiali di sci, il Codivilla sarebbe già stato abbandonato». Sinigaglia annuncia che martedì, in Quinta Commissione chiederà «direttamente all’assessore Coletto o al consigliere Gidoni di spiegarci chiaramente cosa succederà il 29 aprile a Cortina. La sanità veneta è allo sbando e il caso Codivilla è un pasticcio».

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