Caso Mores, l’attenzione cresce

Il settimanale “Giallo” dedica un servizio all’arsedese scomparsa. Si muove anche “I fatti vostri”

Dopo quasi quattro anni dalla sua scomparsa, qualcosa, lentamente, si sta muovendo. Il caso della sparizione di Katia Mores, figlia di papà arsedese, sta diventando di interesse nazionale. Questo grazie anche alla denuncia penale presentata il 7 novembre da Dario Dall’Agnol contro ignoti per ipotesi di omicidio. La vicenda è uscita dalle cronache locali ed è diventata di interesse più vasto. Mercoledì, così, è uscito un servizio di tre pagine a firma di Gian Pietro Fiore nel settimanale “Giallo”. A riassumere i fatti è Daniela Bortoluzzi, la prima delle amiche che, dopo Dall’Agnol, ha espresso apertamente il sospetto che Katia, che oggi avrebbe 54 anni, sia stata rapinata e poi uccisa durante il suo ultimo viaggio in India, risalente al 26 febbraio del 2013.

Quel giorno la commessa rimasta senza lavoro (all’epoca abitava a Padova) era volata a Bangalore per recarsi a Puttaparthi, sua meta di riferimento perché culla del culto di Sai Baba. C’è chi dice di averla vista pochi giorni dopo in viaggio verso nord in compagnia di Timba Wangtun, detto “Baba”, che sembra non fosse un semplice amico, ma un vero e proprio compagno spirituale.

Al momento non ci sono prove a suo carico, se non i dubbi scaturiti dalla sua evasività e la sua partenza da Puttaparthi, dove gestiva un negozio di oggettistica, per recarsi proprio nel periodo della scomparsa di Katia più a nord, a Dharmsala, ai piedi del Tibet, per gestire un’agenzia di viaggi sull’Himalaya assieme ai fratelli (tutt’ora attiva). Alle interrogazioni delle conoscenti avrebbe risposto: «Perché mi contattate? Io non so niente di lei».

Il timore più fondato è che lei sia stata aggredita da uno o più rapinatori, forse ragazzini visto che l’India è piena di baby gang spinte dalla povertà di moltissime famiglie, che dopo averle sottratto il denaro (era partita con la liquidità e i risparmi, per un ammontare di almeno 5 mila euro, una fortuna in certi distretti) l’avrebbero uccisa.

Intanto la trasmissione “I fatti vostri” ha preso contatti con Dall’Agnol e con le amiche Daniela Bortoluzzi, Alessandra Taddeo ed Erica Locarni per un’intervista sul caso. La registrazione però non è ancora stata fissata.

Francesca Valente

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