Caso perpetua, mancano 35 mila euro
Lamon. Prima del processo di luglio per appropriazione indebita a don Liviano Bernardi c’è un altro passaggio in tribunale
LAMON. Don Liviano, c’è il giudice tutelare. Dopo la denuncia per appropriazione indebita di 100 mila euro della perpetua ultranovantenne Caterina Zanin e in attesa del processo penale (comincerà il 10 luglio dell’anno prossimo), è stata fissata per lunedì 18 un’udienza in tribunale, di fronte al magistrato, che ha il compito di sovrintendere alle tutele e alle curatele. La donna ha da qualche tempo un amministratore di sostegno, ma è ancora abbastanza lucida, per chiedere che le venga restituito quello che le sarebbe stato tolto in vent’anni di onesta collaborazione con Liviano Bernardi, il parroco di Lamon.
Sessanta mila euro sono stati restituiti, ma ne mancano ancora fra i 30 e i 35. L’avvocato della donna Enrico Rech chiederà di poter sapere quanti soldi sarà ancora possibile avere. Da parte sua, il parroco, che è difeso da Enrico Tiziani, ha sempre proclamato la propria innocenza. La sua linea difensiva è che, se davvero si fosse impossessato del denaro della collaboratrice, avrebbe potuto averne di più e l’avrebbe fatto in maniera più furba. Ritiene pertanto di non avere colpe, rispetto a quanto emerso dalle indagini della procura della Repubblica.
Per fare dei numeri, si discute di un prelievo di 27.478 euro, tra il gennaio 2009 e il settembre 2014 da un conto cointestato dei due, che al momento dell’accertamento conteneva 47.700 euro. Il 15 marzo 2013 sono stati prelevati 2.110 euro, che servivano a stampare il bollettino parrocchiale; il 5 ottobre 2013 c’è un pagamento all’ufficio postale di 4.500 euro per saldare fatture e bollettini della parrocchia. In più, si discute di 25.800 euro depositati e movimentati sul fondo bancario intestato alla diocesi e acceso attraverso la curia vescovile. A proposito di curia, nello scorso autunno è sceso in campo anche il vescovo Renato Marangoni, che è stato visto nello studio legale Tiziani, alla ricerca della soluzione migliore a una vicenda molto delicata. Zanin ha anche scritto una lettera a Papa Bergoglio dal tono inequivocabile e gonfio di amarezza: «Mi aiuti ad avere un po’ di giustizia, oppure devo morire prima?». Ha ormai 93 anni e non c’è proprio tempo da perdere, naturalmente.
Bernardi ha lasciato la parrocchia di Lamon ed è andato in pensione. Dovrebbe essersi ritirato nel santuario dei Santi Vittore e Corona, sopra Feltre. La prossima estate poi comincerà il processo. In mancanza di novità dal punto di vista economico, sarà aperto il dibattimento, dopo che il giudice avrà raccolto le liste dei testimoni di accusa e difesa. Seguirà il calendario delle udienze fino alla discussione finale e alla sentenza di primo grado.
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