Caso profughi a Limana «Quanti ce ne sono in paese?»
LIMANA. Qual è la situazione aggiornata dei profughi ospitati a Limana nella struttura del Ceis, a Navasa, e a La Cal? A chiederlo sono i consiglieri comunali Giovanni Puppato e Roberto Piol, del gruppo di minoranza “Limana Viva”.
«È trascorso un anno dall’arrivo degli ultimi migranti/profughi n el nostro comune», ricordano, «e quindi vogliamo conoscere dal sindaco lo stato di cose aggiornato relativamente a queste persone ospitate a Limana».
Il tema dei profughi nel Comune della Sinistra Piave, un anno fa, era stato oggetto anche della trasmissione di Rete 4 “Dalla vostra parte”. Una diretta nel corso della quale alcuni cittadini avevano espresso preoccupazioni e perplessità per l’arrivo di nuovi profughi, mentre il primo cittadino, Milena De Zanet, aveva smorzato i toni ricordando l’esempio di integrazione positiva dei 10 profughi ospitati a La Cal, che tra l’altro sono impegnati in attività di volontariato sul territorio.
«Quello che chiediamo al sindaco è se, dagli ultimi arrivi del settembre 2015, il numero di profughi ospiti a Limana sia cambiato», precisano Puppato e Piol. «Esiste poi un coordinamento di monitoraggio periodico della situazione tra amministrazione e la Cooperativa Integra, nonché per gli ospiti di La Cal, e un controllo sulle strutture finalizzate all’ospitalità per verificare se le stesse rispettino quanto previsto nelle loro prescritte mansioni?»
“Limana Viva” pone poi un altro quesito ed è relativo a quali siano state le attività di volontariato svolte in territorio limanese dai richiedenti asilo nell’arco dell’ultimo anno. «Attività disciplinate dalla convenzione, sottoscritta nel 2015, tra i Comuni, la direzione territoriale del lavoro, Comitato d’intesa e cooperative», ricordano Puppato e Piol.
«Una convenzione che prevedeva un percorso di formazione e la tutela assicurativa del lavoratore a carico del Comune in cui è ospite». «Sappiamo poi che i profughi utilizzano gli impianti sportivi per la pratica del calcio», proseguono. «Vorremmo sapere a questo proposito se le cooperative che hanno in carico i profughi prenotano e pagano per l’utilizzo dei campi sportivi (come del resto fanno tutti i limanesi), così come previsto dal regolamento e dal tariffario comunale per tale scopo. Chiediamo inoltre quanti di questi profughi - in virtù del documento del ministero dell’Interno che obbliga i Comuni a dare la residenza dopo tre mesi di accoglienza - abbiano la residenza nel nostro Comune, o comunque ne abbiano fatto richiesta. Un’informazione importante in quanto l’iscrizione anagrafica è il presupposto per assistenza sociale, concessione di sussidi e agevolazioni, nonché per l’assegnazione di alloggi di residenza popolare».
Martina Reolon
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