Casse in rosso, sale la tassa di soggiorno a Cortina
CORTINA. Aumentano le tariffe dell'imposta di soggiorno. La giunta, guida dal sindaco Gianpietro Ghedina, ha deliberato che, a ratire dal primo giugno, i vacanzieri per soggiornare a Cortina dovranno pagare da 50 centesimi ad un euro in più al giorno rispetto ad oggi.
A Cortina l'imposta di soggiorno è applicata dal primo dicembre scorso.
I turisti dal primo giugno pagheranno 1 euro al giorno pernottando in strutture extra alberghiere come è oggi.
Si pagherà invece 1.50 euro rispetto all'euro di oggi nei Bed&Breakfast, negli agriturismi e nei campeggi.
Raddoppia e sale a due euro al giorno la tariffa per chi pernotterà invece in unità abitative ammobiliate ad uso turistico. Per chi soggiornerà in hotel a una stella la tariffa resterà di un euro e cinquanta, mentre salirà a due euro (rispetto agli 1.50 attuali ) nei due stelle.
Aumento invece di un euro al giorno nelle strutture da tre a cinque stelle. Da giugno si pagheranno 3 euro al giorno per i 3 stelle, 3.50 per i 4 stelle, e 4 euro per i 5 stelle.
Il tutto sino a 5 giorni di permanenza: dal sesto giorno, come già oggi, non si versa invece più la tassa.
Sono esenti, come da regolamento, i minori di 12 anni, gli appartenenti alle forze dell'ordine o lavoratori dipendenti che dovessero pernottare per motivi di servizio e i volontari di Protezione civile che fossero chiamati causa calamità.
«Il leggero aumento dell'imposta di soggiorno», spiega il sindaco Ghedina, «è stato concertato con l'Associazione albergatori e con Confedilizia. Siamo partiti dalla consapevolezza di essere alle prese con delle ristrettezze di bilancio. A giorni andremo ad approvare il bilancio di previsione 2018, che prevedeva notevoli tagli soprattutto alle attività legate alle manifestazioni ed ai contributi alle associazioni. La Corte dei Conti ha rilevato la necessità di aprire un fondo di garanzia per accantonare cifre che potrebbero essere utili sia per definire la questione, che abbiamo ereditato, relativa alla Servizi Ampezzo ed al progetto di interrato in largo delle Poste, e sia per i contenziosi che il Comune ha in essere».
Il fondo di garanzia dovrebbe ammontare a circa 10 milioni di euro. Pertanto gli uffici hanno dovuto rivedere le cifre del pluriennale, soprattutto quelle inerenti la parte di spese correnti; spese che sono sia fisse, come gli stipendi del personale, le bollette di luce e acqua, e sia variabili, relativi tra l’altro ai contributi per le associazioni e ai finanziamenti alle manifestazioni.
«Volevamo continuare a mantenere alto il livello degli eventi e gli aiuti alle associazioni», sottolinea Ghedina, «e così abbiamo deciso di aumentare leggermente le tariffe dell'imposta di soggiorno a partire da giugno. Una tassa che i turisti versano ormai ovunque e che non ricade né sui cittadini né sugli albergatori o gli affittacamere. Abbiamo deliberato l'aumento in giunta per poi approvare il bilancio di previsione in consiglio».
L'introito previsto per il 2018 dalla tassa di soggiorno ammonta a circa un milione e mezzo. Entro giugno verrà rivisto anche il regolamento. L'obiettivo è applicare l'imposta con il nuovo regolamento a partire dalla stagione turistica estiva. «L'idea alla quale stiamo lavorando», conclude Ghedina, «è di snellire il regolamento a benefico delle strutture ricettive e degli uffici».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi