Castel Tesino si scusa: «Pagheremo i danni»

Chiodi sulla strada, condanna del sindaco. L’organizzazione chiama un avvocato
FELTRE. La rabbia non si sgonfia. Il comitato organizzatore della Campagnolo sta valutando il da farsi sull’episodio dei chiodi sparsi ieri sulla strada di Castel Tesino ai danni dei granfondisti. Il presidente Ivan Piol contatterà con ogni probabilità un legale nel corso della giornata. Nel frattempo arriva la condanna netta da parte della minoranza tesina e arrivano le scuse del sindaco Giorgio Dorigato. «E’ stato un gesto deprecabile», dice il primo cittadino, «e siamo pronti a rimborsare eventuali danni».


 «Un atto criminale». Così l’opposizione definisce il gesto in un comunicato dai toni decisi. I consiglieri Boso, Pernechele, Zampiero e Zotta parlano di un «comportamento delinquenziale nei confronti del quale il sindaco non può rimanere inerme». «Il clima di ostracismo nei confronti della corsa», proseguono gli esponenti della lista tesina, «ha contribuito a dare un’immagine che non meritiamo. Molti privati mettono a disposizione i loro spazi a favore del percorso, la nostra Apt offre piena collaborazione e investe in modo oculato in promozione nei confronti degli atleti ma altri fanno pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico per allestire in piazza Molizza il rifornimento e fanno pagare l’affitto dei cassonetti. Non bastasse ci si mette qualche balordo a cospargere di puntine e chiodi un tratto all’entrata del paese. Una firma da imbecille nei confronti del quale non ci possono essere che voci di condanna unanime. Speriamo in indagini serie e in una ferma denuncia del sindaco».

 Piol in attesa. Il comitato della Gf Campagnolo ha preferito sbrigare le ultime questioni di carattere organizzativo prima di concentrarsi sul da farsi. «Le scuse del sindaco Dorigato», dice Piol, «vanno bene come gesto riparatore. Sicuramente gli atteggiamenti del primo cittadino e l’esasperazione dei suoi toni prima della manifestazione non hanno favorito un clima di tranquillità ed hanno aperto il campo a certi tipi di reazione». Chiodi a parte, resta la soddisfazione per il presidente Piol e per tutta l’organizzazione della Campagnolo per un’edizione 2007 dai grandi numeri e dai risultati sorprendenti, a partire da quelli della 24 ore. «Non si è mai visto tanto pubblico», commenta il responsabile della manifestazione, «e non si è mai vista un’adesione simile da parte dei big. La 24 ore ha ormai un suo spazio e una formula vincente. Anche la mini granfondo si è risolta in un vero successo, con oltre mille presenze tra bambini e genitori, e un party finale che ha fatto divertire tutti come pazzi».

 «Quanto alla Granfondo», conclude Piol, «c’è stato un lieve calo di iscritti, legato certamente all’anticipo della partenza. Il prossimo anno il via sarà alle 7,30 circa in modo da agevolare gli atleti che vivono nelle province limitrofe e che quest’anno sono stati forse penalizzati dall’orario».

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