Castelliere di Noal, visita virtuale grazie al nuovo sito internet
Sedico. Continua il percorso di valorizzazione dell’area archeologica oggetto di numerosi scavi e di interventi nel corso degli anni. Deon: «Vogliamo farla conoscere anche fuori dal territorio»
SEDICO. Un nuovo sito internet per l’area archeologica di Noal. La nuova piattaforma online, presentata ieri mattina in municipio, permetterà di scoprire in anteprima tutte le bellezze del parco archeologico di Noal, per poterlo poi visitare. Oltre al sito internet, raggiungibile all’indirizzo www.castellieredinoal.it, sono stati realizzate anche delle guide per i visitatori che completano il secondo stralcio del lavori di promozione dell’area archeologica. Il valore di questo secondo stralcio è di 75 mila euro.
«Il sito internet è sicuramente più accattivante di quello precedente», hanno spiegato il sindaco, Stefano Deon, e il suo vice Manuela Pat. «Inoltre fornisce informazioni in più. Questo nuovo sito rappresenta la continuazione di quel percorso di valorizzazione del sito archeologico di Noal che abbiamo intrapreso con il secondo stralcio dei lavori, iniziato quest’estate. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere il parco archeologico sia ai nostri cittadini che a chi arriva da fuori comune».
Il sito internet è stato sviluppato da Roberto Mares e propone, tra i contenuti, la storia del castelliere nelle sue diverse epoche, un bel video girato con un drone e molte immagini scattate qualche mese fa. Ad occuparsi di immagini e video è stato il fotografo Adriano Barioli. I testi sono stati scritti da Gloria Manera e Gianni De Vecchi, le illustrazioni sono di Fausto Tormen mentre le musiche che accompagnano la visita al sito “virtuale” portano la firma di Andrea Da Cortà. «Nel secondo stralcio dei lavori», ha ricordato Deon, «abbiamo realizzato e collocato nell’area archeologica dei cartelli informativi che permettono di visitare il parco e di comprenderlo anche autonomamente. Abbiamo poi allestito un’aula didattica nella torre, all’interno della quale sono conservate le riproduzioni di numerosi reperti che abbiamo trovato in questi anni durante gli scavi al castelliere. Si tratta di ricostruzioni molto pregiate realizzate da ottimi artigiani».
È stato anche disegnato un nuovo logo identificativo del castelliere e sono stati realizzati dei dépliant in italiano, inglese e tedesco per accompagnare gli appassionati durante la visita. Nel frattempo, continuano le visite al parco archeologico che, da alcuni mesi, possono essere effettuate anche con la guida di alcuni volontari che hanno seguito un corso di formazione. Le prossime uscite sono in programma domenica 17 (con partenza alle 9 a piedi da Landris e passaggio per villa Crotta-Segato, a Poian), sabato 23 (dalle 14.30 alle 17, visita libera con spiegazioni e apertura della torre) e sabato 30 (alle 15, con una visita guidata a piedi al castelliere organizzata su richiesta del Ctg di Belluno in occasione dei Sabatambientali ma aperta a tutti).
«Durante le visite effettuate nel corso dell’estate», ha fatto sapere lo storico Gianni De Vecchi, coordinatore dei volontari che si occupano di promuovere il sito, «abbiamo avuto grossomodo una decina di persone per volta».
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