Castello di Zumelle rinato con una festa medievale

Consegnate simbolicamente le chiavi del maniero ai nuovi gestori, i residenti a Mel non pagheranno il biglietto: «Sono loro i veri proprietari»

MEL. È ufficiale: il castello di Zumelle è rinato. Le sue porte si sono finalmente spalancate dopo la simbolica consegna della chiave da parte del sindaco Stefano Cesa al nuovo gestore dell’antico maniero, Pierfrancesco Pieri. E così, dopo un lungo periodo di inattività e mesi di duro lavoro, la perla della Valbelluna torna a far parlare di sé ed è pronta ad accogliere i numerosi e curiosi visitatori.

L’associazione toscana Sestiere Castellare, aggiudicataria dell’appalto di gestione, ha organizzato una cerimonia di inaugurazione in pieno stile medievale: un giullare ha condotto i presenti dai piedi della fortezza fin dentro le mura, al seguito del gruppo degli sbandieratori della contrada della Cerva di Noale, sulle melodie della Corale zumellese. Ad accogliere gli invitati, tra cui i parlamentari Bellot, D’Incà, Piccoli e De Menech, il consigliere regionale Reolon, il sottosegretario agli affari regionali Bressa e i rappresentanti di gran parte dei Comuni della Valbelluna e di alcuni centri del Trevigiano, nonché tutti i rappresentanti del Comune di Mel, che da 143 anni è l proprietario del castello. Non a caso lo stemma del borgo zumellese ritrae la figura simmetrica di due bambini, richiamando la leggenda di due amanti che si nascosero in Valbelluna tra le rovine di un antico castello dove, qualche tempo dopo, nacquero due gemelli: si tratta appunto del “castrum zumellarum” o “castello dei gemelli”.

«Il Castello di Zumelle ha da sempre rappresentato una porta privilegiata di comunicazione e di scambio culturale tra il bellunese e le realtà extra provinciali, che si oppone ad ogni deriva campanilistica; esso conserva una posizione privilegiata, aprendosi come una finestra sulle Dolomiti bellunesi e sulla valle del Piave e può oggi diventare trampolino di lancio per uno sviluppo turistico del comprensorio, in grado di creare redditività per il nostro territorio», ha detto Cesa.

Della stessa opinione anche Massimo Andreoli, presidente del Consorzio europeo rievocazioni storiche, che ha rimarcato l’importanza di un turismo di qualità e l’opportunità per il territorio locale di guardare «oltre le mura del castello». Visivamente emozionato, Pieri ha ringraziato tutti i soci di Sestiere Castellare che hanno rinnovato il castello e i suoi ambienti: il villaggio ai piedi del maniero, la torre interamente allestita con ambientazioni medievali, le tre camere matrimoniali (già prenotate per le vacanze di Pasqua) dipinte e arredate nei minimi dettagli, così come il salone, la chiesetta interna al castello e l’aula multimediale didattica.

La fortezza contiene inoltre un museo tematico permanente ed una mostra temporanea sui giochi del passato. Per i visitatori è previsto un biglietto d’ingresso di 6 euro, dal quale sono esentati i residenti a Mel: «Sono loro i veri proprietari del castello di Zumelle», ha fatto notare Pieri.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi