Cattedre a rischio per cento insegnanti
Il Consiglio di Stato estromette dalle graduatorie i docenti delle scuole materne con titolo magistrale

BELLUNO. «A essere puniti dal pressapochismo del ministero dell’Istruzione sono ancora una volta i poveri insegnanti».
Parole amare quelle di Milena Zucco. A non andare giù alla segretaria provinciale della Gilda è la decisione del Consiglio di Stato di estromettere gli insegnanti in possesso di un diploma magistrale conseguito tra il 2001/2002 dalle graduatorie ad esaurimento, quelle che comprendono i docenti abilitati all’insegnamento e utilizzate per le assunzioni in ruolo. È stato infatti stabilito che gli insegnanti in possesso del diploma magistrale potranno essere inseriti solo nelle graduatorie d’istituto, quelle che vengono utilizzate per le supplenze annuali e temporanee.
Sono più di cento gli insegnanti delle scuole dell’infanzia destinati a perdere il posto di lavoro fisso. Questi docenti, infatti, porteranno a termine l’anno scolastico, ma dal prossimo dovranno passare alle graduatorie di istituto.
«La situazione è abbastanza pesante», sottolinea Milena Zucco. «In questi anni, molte persone di quelle inserite nelle graduatorie a esaurimento con riserva hanno ottenuto il ruolo. Bene, da settembre tutto sarà cancellato con un colpo di spugna: saranno trasferite alle graduatorie di istituto e quindi saranno costrette a coprire supplenze annuali o fino a giugno. Si tratta perlopiù di docenti che da anni lavorano nella scuola, quindi con una grande esperienza. A rimetterci saranno ancora una volta insegnanti molto validi, con una buona professionalità alle spalle».
«A livello ministeriale», critica la segretaria della Gilda, «avrebbero potuto gestire meglio questa vicenda, che non è certo un esempio di “buona scuola”, rispondendo, come sempre, a un sistema di tagli e risparmi. Il Miur poteva almeno imporre delle clausole di salvaguardia per queste persone che, dopo anni di insegnamento e dopo essere state illuse, si ritroveranno ancora una volta senza un impiego fisso».
«Mi chiedo», conclude Zucco, «che fine faranno anche i docenti tecnico-pratici che hanno soltanto il diploma e che sono finiti nelle graduatorie di istituto davanti ai loro colleghi laureati che hanno anni di docenza. Quello che si prospetta è un malcontento generale tra il personale scolastico. La gente si è sentita truffata».
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