Causa alla Spes Conegliano, il Comune vuole 186 mila €

La società non ha mai pagato a Sportivamente le spese di gestione dell’impianto che aveva contribuito a riqualificare. Chiesti anche gli arretrati sulla pubblicità
BELLUNO. Sportivamente è stata salvata e avviata al rilancio, ma non si è ancora chiusa la partita con la Spes Conegliano. A servire il pallone oltre la rete è il Comune, che chiede alla società, che contribuì finanziariamente alla ristrutturazione dell’ex palaghiaccio, di saldare le spese per la gestione della struttura, nelle giornate in cui l’ha utilizzato, dal 2009 al 2014. Palazzo Rosso ha presentato un atto di citazione in Tribunale che, di fatto, costituisce l’avvio di una causa giudiziaria.


Il Comune chiede 186 mila euro. «Si tratta delle spese che ha sostenuto Sportivamente Belluno in quegli anni per pagare il riscaldamento, la luce, le pulizie. Spese vive», spiega l’assessore al bilancio Lucia Olivotto. «Nel contratto che il Comune aveva sottoscritto con Spes Conegliano c’è scritto che Spes avrebbe dovuto rimborsare queste spese. Non lo ha mai fatto, forse nessuno gliele ha mai chieste».


Quando la situazione di Sportivamente è diventata drammatica e la società che gestisce gli impianti cittadini è stata messa in liquidazione temporanea, il Comune ha liquidato la cifra che SB aveva anticipato: «Era il Comune ad avere sottoscritto un rapporto con Spes Conegliano, non Sportivamente», continua la Olivotto. «Dunque all’interno del percorso per salvare la nostra società abbiamo ritenuto corretto liquidarle questi costi. Ora però ci rivaliamo su chi avrebbe dovuto pagarli».


Spes Conegliano, appunto, società che da una visura camerale effettuata dal Comune risulta ancora operativa. Per capire come nasce la vicenda bisogna fare un passo indietro. Quando si ipotizzò di trasformare il palaghiaccio di Lambioi in una struttura polivalente, per la pratica di calcetto, pallavolo e numerose altre discipline sportive, l’intervento finanziario di Spes Conegliano fu determinante. I lavori di riqualificazione dell’edificio vennero infatti pagati dalla Regione, in parte dal Comune e poi da Spes Conegliano, che si occupò di rifare la pavimentazione dell’intero impianto e di installare il riscaldamento a pavimento.


L’investimento fu consistente (fra i 400 e i 500 mila euro) e a fronte di questo impegno alla società di Conegliano, che aveva l’ambizioso progetto di far crescere una costola della Spes volley a Belluno, vennero riconosciuti alcuni diritti. L’intitolazione dell’area sportiva, l’utilizzo esclusivo di un campo da pallavolo (quello più vicino all’ingresso), di due stanze sotto la tribuna Zanella, di un paio di spogliatoi. Inizialmente si pensò di concedere gratuitamente gli spazi, poi nel contratto venne scritto che la società avrebbe dovuto pagare le spese di gestione, “calcolate dall’ente gestore una volta a regime gli impianti, sulla base di un disciplinare da sottoscrivere successivamente”, si legge in una delibera del consiglio comunale del 2014, che ricostruisce parte della vicenda. Ma il disciplinare “non risulta essere mai stato sottoscritto”. Non sarà semplice, per il Comune, ottenere quei soldi.


«Abbiamo inserito la cifra nel fondo svalutazione crediti, proprio per questa ragione», precisa la Olivotto. Un tentativo, comunque, sarà fatto. Lo stesso dicasi per l’imposta comunale sulla pubblicità. Anche in questo caso il Comune ha chiesto dei soldi a Spes Conegliano: 4.823 euro, per sei insegne e scritte pubblicitarie “non autorizzate” (si legge nella determina del 22 maggio 2017) posizionate dal 2012 al 2015 sulle strutture di Lambioi. “Per tali insegne non risultano essere mai state presentate le dichiarazioni ai fini dell’imposta comunale sulla pubblicità”, si legge ancora nella determina dirigenziale, né risultano essere stati effettuati i versamenti di quanto dovuto al Comune. Nel contratto di sponsorizzazione Spes aveva fra i suoi diritti quello di installare insegne con il proprio nome e logo, ma, a quanto si legge, queste sei erano “non autorizzate”. Il Comune ha inviato gli accertamenti per recuperare anche questa cifra.


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