Cavi aerei: piloni da dipingere

Lo chiedono alla Regione Reolon, Pigozzo e Costola
I consiglieri regionali Sergio Reolon e Bruno Pigozzo hanno effettuato un sopralluogo insieme con l’ex primario Angelo Costola Obiettivo: Reio Gere e i piloni dei cavi aerei invisibili
I consiglieri regionali Sergio Reolon e Bruno Pigozzo hanno effettuato un sopralluogo insieme con l’ex primario Angelo Costola Obiettivo: Reio Gere e i piloni dei cavi aerei invisibili
CORTINA.
«I fili dell'alta tensione sono invisibili e pericolosi: i piloni vanno ridipinti di rosso e bianco». Sicurezza dei voli: sopralluogo a Rio Gere dei due consiglieri regionali del Pd Reolon e Pigozzo con l'ex primario Costola, dove due anni fa cadde l'elicottero del Suem e dove morirono i membri dell'equipaggio.
Non c'è questione ambientale che tenga, sostengono i tre esponenti, davanti alla vita: «La caduta di Falco, nell'agosto di due anni fa, è stata determinata dall'invisibilità dei fili elettrici, difficilmente individuabili persino ad occhio nudo.


I tralicci, attualmente colorati di verde, vengano ora ridipinti di rosso e bianco. E' una contromisura che la Regione può realizzare autonomamente e nell'immediato, visto che rientra nelle sue competenze urbanistiche».  I consiglieri regionali del Pd, Sergio Reolon e Bruno Pigozzo (vice presidente della commissione urbanistica), insieme con l'ex primario del Suem di Belluno e padre dell'elisoccorso, Angelo Costola, ieri hanno fatto un sopralluogo nella zona del disastro.  «Siamo convinti», proseguono Reolon e Pigozzo, «che bisogna approvare presto la legge regionale, ma questa ha dei limiti». «La proposta», spiega Reolon, «demanda tutto alla giunta regionale perchè il proponente pensava di snellire l'eventuale dibattito in consiglio.


Ma è stata un'illusione, perchè i provvedimenti della giunta potrebbero confliggere con norme nazionali esistenti e con la competenza dell'Enac, che già s'è messo in mezzo».  Secondo Reolon, Pigozzo e Costola, quindi, la soluzione più immediata ed efficace è di ridipingere i piloni dei cavi: «Devono essere evidenti a chi vola. I piloni non vanno camuffati per evitare gli impatti ambientali: per l'ambiente sono già corpi estranei. I piloni vanno evidenziati per un motivo di sicurezza, in modo che i piloti possano capire dove sono i cavi. La sicurezza del volo deve venire prima di altre questioni. Tutto ciò avrebbe un effetto reale e immediato sulla sicurezza del volo, perchè non contrasta con altre leggi. La Regione può decidere da sola: è un intervento che si può fare da subito ed è subito efficace». 


Questo non vuol dire che la proposta di legge non debba andare avanti: «Ma ha bisogno di tempi più lunghi. Alla ripresa dei lavori in Regione, Zaia ha detto che chiederà che la proposta sia approvata velocemente: se viene anche lui a dare il proprio contributo bene, ma la legge ha efficacia se contiene norme che hanno una ricaduta immediata. Noi siamo perchè venga approvata e velocemente, ma ha tempi lunghi: prevede la mappatura digitale e cartacea, ci vorrà un sacco di tempo per farlo. Poi l'Enac sostiene che, intervenndo su aspetti di sua competenza, serve collaborazione. Ciò che proponiamo, invece, si può fare immediatamente: rendere visibili i piloni è materia urbanistica. Infine, proponiamo che si possa nominare anche un sostituto del direttore operativo». Ma questa è altra storia. (a.s.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi