Cda di Dolomiti ambiente manca ancora l’intesa
BELLUNO. Fumata nera. I nomi per il consiglio di amministrazione di Dolomiti ambiente non ci sono. O meglio, ci sono quelli degli uomini, mentre il nome femminile al momento lo ha espresso solo una vallata, la Bellunese, Alpago, Feltrino.
Ieri pomeriggio i sindaci si sono confrontati sulle nomine da proporre alla Provincia per rinnovare il CdA di Dolomiti ambiente. Dal vertice avrebbe dovuto uscire la terna da recapitare sul tavolo di Daniela Larese Filon, ma così non è stato. La vallata Baf non ha gradito il fatto che i colleghi non abbiano presentato candidature di donne (la normativa prevede che sia rispettata la parità di genere anche nei consigli di amministrazione di società pubbliche), così è stato tutto rinviato.
Sarà Ennio Vigne, presidente della Baf, a confrontarsi con i colleghi delle altre vallate e a trovare la quadra. Entro lunedì. I tempi sono strettissimi, sarà un fine settimana da linee roventi fra i sindaci.
Quello che è successo ieri era prevedibile. La Baf è arrivata con due nomi, uno in continuità con il consiglio uscente (pare quello di Davide Lucicesare) e Paola Munerol. L'Agordina con quello di Tiziano De Col. La Cadore, Longaronese, Zoldo ha proposto un ingegnere, Savi. Uomo anche lui. Stando così le cose il candidato donna avrebbe dovuto esprimerlo la Baf, ma visto che non era stato rispettato l'accordo che prevedeva che ciascuna vallata facesse un nome per genere, si è preferito rinviare la scelta.
La Baf punta a mantenere nel CdA dei tecnici e pare che anche le altre vallate siano d'accordo. «Sicuramente devono essere persone competenti», spiega Bruno Zanvit, presidente dell'Agordina. «Il nostro nome va in questa direzione, perché Tiziano De Col lavora nel settore. Una donna la troveremo».
La Baf intanto starebbe puntando su un'altra persona, perché Paola Munerol è revisore dei conti in Dolomiti ambiente: un tecnico donna esperta in materia di rifiuti.
Le altre vallate cercheranno in queste ore le candidature da proporre a Vigne. Spetta a lui trovare la quadra, rispettando gli equilibri di genere, quelli fra territori e anche le spinte di alcuni comuni che stanno facendo sentire la loro voce sui candidati.
Il CdA di Dolomiti ambiente scadrà martedì, con l’approvazione del bilancio della società, ed entro quella data devono esserci i nomi delle persone che andranno a sostituire i consiglieri uscenti. Solo per un anno, perché il CdA sarà “a scadenza”: giusto il tempo di trasformare la società in Srl.
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