C’è chi critica l’illuminazione delle opere

L’assessore Alpago Novello: «Stanno per arrivare nuovi arredi per schermare la luce e delle sedute»

BELLUNO. Illuminazione delle opere, posti in cui sedersi durante la visita, sicurezza sulle scale.

Questi alcuni degli aspetti critici evidenziati dai visitatori, sia sul "libro delle firme" sia direttamente al personale del Fulcis.

«Qualche opera è illuminata poco», «c'è il riflesso della luce su alcuni dipinti», scrivono diverse persone. «La pareti in vetro dell'ascensore sono deleterie per chi soffre di vertigini», il commento scritto da un signore bellunese, mentre qualcuno parla di «ambiente rumoroso» e altri della necessità di informare il pubblico nel caso di un pezzo assente: «Che fine ha fatto la "Testa di giovinetto" di Vittore Ghislandi detto fra Galgario?», si legge tra i commenti.

Per quanto riguarda l'illuminazione delle opere, il conservatore Ton spiega che «la conformazione stessa del palazzo non ha reso possibile posizionare dei binari sul soffitto, ma si è dovuto lavorare con le piantane. D’altro canto, dobbiamo ricordare che ogni dipinto, a seconda delle sue caratteristiche tecniche, richiede e può sopportare un numero massimo di lux».

«"La Madonna con il Bambino e Santa Maddalena" di Tiziano si vede meglio la sera. Durante il giorno ci è stato segnalato da più persone che la visione risulta disturbata da dei riflessi», fa presente Claudia Alpago Novello, assessore alla cultura. «Per questo provvederemo a schermare questi ultimi posizionando delle tende sulle finestre. Ma interverremo anche in altre sale dove la stessa procedura è necessaria». I tendaggi rientrano nella tranche di arredi che sono stati acquistati dal Comune con le risorse dei risparmi di gara.

«Arredi che arriveranno a breve, in questi giorni è partita dagli uffici la richiesta formale e molto probabilmente si tratterà di un'attesa di circa un mese», aggiunge l'Alpago Novello.

«Insieme alle tende arriveranno anche dei pannelli che verranno messi al piano superiore e delle sedute, che si aggiungono a quelle che siamo già andati a posizionare dopo le segnalazioni e le richieste dei visitatori. Sul fronte della sicurezza delle scalinate, sui gradini saranno fissate le strisce apposite per renderli più visibili (ci è stato detto che in alcuni punti c'è il rischio di inciampare) e stiamo valutando con l'architetto anche altre misure, come il posizionamento di corrimani». «Ci siamo presi un mese di tempo, quello di febbraio, per capire quali fossero le maggiori criticità e muoverci poi nella giusta direzione», continua l'assessore. «Ovviamente restiamo aperti a qualsiasi segnalazione, cercando di risolvere le problematiche che potranno presentarsi». (m.r.)

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