C’è il ricorso al Tar di Elifriulia. Slitta l’elisoccorso notturno

La società friulana  era arrivata seconda  nel bando di Azienda zero vinto da Babcock Il nuovo servizio rinviato al 2021

BELLUNO

È ancora lunga la strada per l’avvio del servizio di elisoccorso notturno. Si dovrà attendere sicuramente il 2021 per vedere volare il primo elicottero del Suem anche di notte. Sulla gara di appalto portata avanti da Azienda zero, infatti, incombe un ricorso al Tar dell’impresa che non è stata scelta.

Il bando per aggiudicare il servizio di elisoccorso era stato pubblicato nell’agosto 2019, vi avevano partecipato due imprese: la Elifriulia srl con sede a Ronchi dei Legionari in provincia di Gorizia e la Babcock Mission Critical Services Italia Spa, con sede a Milano e detentrice del servizio attuale in provincia di Belluno. Il bando, valido per sei anni, si divideva in due lotti: il primo relativo alle basi operative di Pieve di Cadore e Treviso del valore di 6,5 milioni di euro, il secondo relativo alle basi di Padova e Verona del valore di 6,1 milioni di euro.

La commissione esaminatrice formata dal coordinatore del Centro regionale di Ermergenza-urgenza e direttore dell’unità operativa della Centrale operativa Suem 118 di Treviso, insieme con il collega del Suem dell’azienda ospedaliera di Padova e del delegato pro tempore del Soccorso alpino delle Prealpi Venete, aveva scelto come vincitrice dell’appalto la Babcock spa a fine del dicembre scorso.

Ma l’aggiudicazione è stata impugnata dalla seconda classificata, l’Elifriulia, che ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo del Veneto contro Azienda zero. Elifriulia ha chiesto l’annullamento, previa concessione delle misure cautelari, dell’aggiudicazione a Babcock, di tutti gli atti e dei verbali di gara per ottenere il risarcimento del danno che ritiene di aver subito per la sua esclusione. La società friulana ha chiesto anche la dichiarazione di inefficacia del contratto eventualmente stipulato e l’accesso all’ulteriore documentazione della procedura. Azienda zero ha quindi ritenuto di costituirsi in giudizio. L’udienza prevista in piena epidemia da Covid è stata rinviata al 23 settembre. Fino ad allora tutto è bloccato. Quindi il servizio notturno slitta al 2021. —

 

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