Celle frigo tra muffa e sporco, raffica di sanzioni

/ FELTRE
Carni a contatto con le pareti della cella frigorifera con sgocciolamento di liquido che finisce sui cartoni contenenti altra carne posti sul pianale; veicoli senza adeguata igiene, con muffe e sporco sedimentato, oppure con una temperatura della cella non adeguata alla conservazione della merce trasportata; latticini e derivati sistemati sul mezzo in maniera tale da determinare un rischio di contaminazione: c’è stato parecchio lavoro in quest’ultimo mese per le pattuglie della polizia stradale di Feltre, impegnata, tra i vari fronti, in quello del contrasto al trasporto di alimentari non conformi alla normativa di riferimento.
Interventi che hanno permesso di individuare cinque situazioni irregolari sanzionati con seimila euro complessivi. I casi sono stati registrati tra il mese di aprile e la prima decade di maggio, alcuni accertati dopo avere pianificato l’attività con il settore veterinario dell’Ulss Dolomiti, altri scoperti nel momento di un controllo generico che ha richiesto l’intervento del medico veterinario per accertare lo stato dell’arte.
L’ultimo, in ordine di tempo, risale a giovedì della scorsa settimana, a Limana, lungo la Sp 1, dove è stato intercettato e sanzionato un trasporto di carni surgelate, uova e latticini freschi, sistemati sul mezzo in modo promiscuo con il rischio di compromettere i requisiti igienico sanitari del carico. Gli altri quattro accertamenti risalgono al mese di aprile.
In particolare, un trasporto è stato fermato per un controllo sulla statale 50 al confine con la provincia di Trento: qui è stata contestata la cattiva sistemazione di carne fresca con le pareti della cella dalle quali percolava del liquido che gocciolava su altre confezioni di carne posizionate sul pianale.
Nell’altro caso, nella zona di Alano di Piave, veniva fermato un veicolo privo di adeguata manutenzione e igienizzazione, con muffe e sporco che sembravano frutto di un lungo periodo senza adeguata pulizia. Inoltre agenti e veterinario hanno constatato che la temperatura non era adeguata alla conservazione della merce trasportata (nel caso specifico frattaglie congelate). Il quinto e ultimo caso è venuto a galla sulla Sp1 a Borgo Valbelluna con un carico di latticini e derivati sistemati sul mezzo in maniera tale da determinare un rischio di contaminazione del prodotto.
Non solo controlli sulla velocità, ma un occhio attento alla salute dei cittadini, messa a repentaglio se quelle stesse derrate alimentari fossero arrivate sulle loro tavole. —
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