Cellulari senza campo sul Colle

Se ne parla questa sera nell'assemblea estiva degli Amici del Nevegal: sul Colle del Nevegal non prendono i cellulari, non c'è l'adsl e ci sono troppe antenne
Il centro Le Torri ospita stasera l’assemblea degli Amici del Nevegal
Il centro Le Torri ospita stasera l’assemblea degli Amici del Nevegal
NEVEGAL.
Sul Colle del Nevegal non prendono i cellulari, non c'è l'adsl e ci sono troppe antenne. Così, anche se molto è stato fatto dal Comune e dalla Nis per il rilancio dell'intera zona, gli Amici del Nevegal, che si riuniscono stasera nella tradizionale assemblea estiva (al centro Le Torri alle 17), hanno bella pronta una lista di questioni aperte.


All'incontro sono stati invitati gli esponenti della giunta comunale, il sindaco e il presidente della Nis Pio Benvegnù, che ha confermato la sua presenza. Sul tavolo gli "Amici" metteranno diverse questioni. «E' vero che la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno», spiega il presidente, Ezio De Pra. «Il Giro d'Italia ha fatto bene al Colle, che è stato ripulito e sistemato. Anche il piazzale ha tutt'altro aspetto oggi, con i fiori e le panchine che abbiamo chiesto per anni». 


Anche le attrazioni installate dalla Nis (fun bob, pista tubbing e Parco Avventura) funzionano, «e la domenica si vedono tantissimi turisti», continua De Pra. Ma... C'è sempre un ma. «Ci sono ancora delle cose da sistemare». L'elenco inizia con la questione delle antenne, «troppe, e la maggior parte obsolete e inutilizzate. Chiederemo di nuovo di eliminarle e di vedere se si riesce a metterne una soltanto, sul modello di Plan de Corones», afferma De Pra.  Per i cellulari la situazione non è migliore: «Sul piazzale non si prende con nessun operatore. E l'adsl? C'è gente che ci mette ore a connettersi per scaricare almeno la posta.


Per una località che si definisce turistica questo non si può accettare». Dalla tecnologia allo sport, va fatta chiarezza sui percorsi per il down hill, la discesa con le mountain bike lungo le piste del comprensorio: «Il fun bob taglia il tracciato per le bici», dice De Pra. «Bisognerebbe creare dei percorsi alternativi».  Gli Amici del Nevegal, inoltre, chiederanno risposte e chiarimenti su alcune questioni aperte. Come la scuola svizzera, o la stagione invernale, «di cui non si parla. Va bene le attrazioni estive, ma d'inverno? Quali sono le previsioni?», si chiede De Pra. Si parlerà anche della cronica mancanza d'acqua di cui soffre il Nevegal, per risolvere la quale la Nis aveva anche preparato un progetto per la realizzazione di un bacino di raccolta sulla Grava bassa. «Ma servono parecchi soldi», precisa Pio Benevgnù, «e la Nis non li ha». 


Sul tavolo anche il futuro Consorzio degli operatori, che pare nascerà alla fine dell'estate. Per gli Amici del Nevegal una bella notizia, «perchè questo è uno dei cardini dello sviluppo turistico del Colle. Gli operatori non possono continuare a vivere da soli, devono fare una promozione congiunta», spiega De Pra. Nel consorzio entreranno anche gli Amici: «Porteremo le attività stagionali che facciamo. Tutti quelli che hanno a cuore il Nevegal possono contribuire in questo consorzio, per la promozione turistica del Colle».

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