Cencenighe, raid notturno dei ladri
CENCENIGHE. Bucano silenziosamente il telaio della finestra all’altezza della maniglia, infilano nel foro un filo di acciaio incurvato, raggiungono con quello la leva della maniglia e la girano per aprire.
Poi, silenziosi come gatti, entrano nell’appartamento dalla finestra, arraffano quello che trovano a portata di mano mentre la famiglia dorme tranquillamente e se ne vanno, senza far rumore e senza svegliare nessuno.
Una manciata di giorni fa era successo nel Longaronese, dove erano stati visitati sei appartamenti, l’altra notte è capitato nuovamente in Agordino, a Cencenighe. Dove nel corso della notte i ladri, con l’identica tecnica già utilizzata a Longarone, sono riusciti ad entrare in tre appartamenti di uno stesso caseggiato.
Le tre famiglie presi di mira non si sono accorte di nulla fino a ieri mattina, quando al risveglio hanno scoperto che borse e portafogli con il contante avevano preso il volo assieme ad oggetti tecnologici di valore ma facilmente trasportabili: due computer portatili.
L’incursione dei ladri è avvenuta, secondo la prima ricostruzione, attorno alle due di notte.
I ladri hanno preso di mira una finestra, praticando un foro di circa un centimetro e mezzo nel telaio quasi in corrispondenza della maniglia. Operazione che hanno portato a termine con un trapano a mano o con un trapano elettrico a batteria, in ogni caso senza provocare rumore, tanto che nessuno si è accorto di nulla.
Poi hanno infilato nel foro lo spezzone di metallo piegato – l’attrezzo da scasso è stato ritrovato poco lontano una volta fatto giorno, quando il furto è stato scoperto e sono stati controllati i paraggi – e con quello hanno aperto la finestra.
Il bottino del raid non sarebbe particolarmente elevato, oltre ai computer portatili i ladri hanno preso portafogli e contanti ma non hanno rovistato o messo a soqquadro stanze. Documenti trafugati sono stati ritrovati abbandonati poco lontano dalla zona dei furti, in un cantiere. Per i derubati, però, il risveglio è stato amarissimo. Sul raid ladresco a Cencenighe ora stanno indagando i carabinieri.
A Longarone, durante il precedente raid con la stessa tecnica, i ladri erano stati in parte disturbati dai cani che avevano iniziato ad abbaiare ed avevano dovuto darsi alla fuga. Erano riusciti comunque ad introdursi in alcune delle abitazioni portando via anche in quel caso oggetti facilmente individuabili e prelevabili senza far rumore, come portafogli, orologi e borsette. (s.d.b.)
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