Cent’anni del negozio Lavanda «Piccole attività da tutelare»

Stamattina si festeggia il compleanno dello storico generi alimentari di Trichiana Il titolare: «Creare occupazione è anche una questione sociale, un aiuto ai giovani»



Il negozio Crai Lavanda di Trichiana compie cent’anni e oggi, alle 9.30, festeggerà lo speciale anniversario in presenza delle autorità, con tanto di rinfresco e benedizione del parroco: tra queste il ministro Federico D’Incà, il sindaco Stefano Cesa, i presidenti della Provincia e della Confcommercio Belluno Roberto Padrin e Paolo Doglioni.

la storia

La sede di via Roma 9 porta sulle spalle una lunga storia, che nel tempo l’ha portata a rinnovarsi, trasformandosi da una semplice bottega di paese ad un punto di riferimento per la vendita dei prodotti alimentari anche online.

Ciononostante la situazione delle piccole attività non è affatto buona: tra tasse ingenti e difficoltà ad assumere personale si fa tanta fatica ad andare avanti.

Per questo il futuro della nostra montagna e delle sue attività commerciali, tra spopolamento e quant’altro, porta con sè un grande punto interrogativo, sul quale il titolare Sandro Lavanda, presidente degli alimentaristi della Confcommercio Belluno e la figlia Chiara, si soffermano.

le difficoltà

«È necessario tutelare le piccole attività commerciali con politiche fiscali ad hoc per i paesi di montagna. Se il governo rimane a guardare senza far nulla tra qualche anno tutte quante cesseranno di esistere» spiega Sandro Lavanda. Il settantenne, che nel 2011 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, guarda avanti, lancia l’allarme, accodandosi a quanto di recente affermato dal sindaco del confinante Comune di Quero Vas Bruno Zanolla, che a sua volta aveva lanciato un messaggio chiaro: deve nascere una politica fiscale nelle province di montagna tale da agevolare le attività e non farle soffrire.

«Le piccole attività rappresentano la spina dorsale delle frazioni e la nostra – riprende Lavanda – ne è un esempio concreto. Siamo sopravvissuti negli anni con forza e carattere, ma le difficoltà non mancano. A livello socio economico il modello della grande distribuzione organizzata sta prendendo il sopravvento, neanche tanto lentamente, a discapito dei nostri piccoli centri che sono così costretti ad abbassare la serranda. E ad abbandonare il territorio. I grandi centri stanno soffocando le periferie».

E poi c’è il problema del ricambio generazionale. «Insieme ad una programmazione adeguata, quelli che vengono a mancare sono i giovani. Non perché non vogliano lavorare, ma perché assumerli diventa ogni giorno più complicato a causa dei nuovi contratti di lavoro, che non sono più come quelli di una volta e diventano assai complessi da proporre per via delle tasse. Nella nostra catena di negozi, che oltre a Trichiana comprende anche Sant’Antonio Tortal e Limana, lavorano dodici dipendenti e ci piacerebbe ampliare il numero nonostante sia difficile. Vorremmo provare ad inserire qualche giovane, magari per uno stage, nel periodo estivo ma non solo, con l’obiettivo di farli entrare nel mondo del lavoro».

Creare occupazione, secondo Lavanda, è anche una questione sociale. «Aiutando i giovani ad inserirsi nel lavoro – sottolinea – si favorisce anche uno sviluppo delle relazioni sociali. Nella realtà odierna queste servono a maggior ragione. Ci sono ragazzi che non si parlano e non si confrontano più l’uno con l’altro come faceva la nostra generazione: nelle piazze, nei luoghi di riunione eccetera, ma che trascorrono troppo tempo davanti a smartphone e computer, creando quindi un vuoto sociale».

il futuro

L’attività della famiglia Lavanda nasce nel 1919, dopo la Grande Guerra. Leonardo, il capostipite, scende dalla frazione di Pialdier e inizia l’attività di vendita di Beni Coloniali (caffè e prodotti vari) in piazza Indipendenza, l’attuale piazza Merlin di Trichiana. L’attività passa poi di padre in figlio, con il susseguirsi di varie tipologie di merce, compresi gli elettrodomestici, casalinghi e giocattoli a cavallo tra gli anni ’70 e 80, quando i Lavanda si associano a Crai. «Un’evoluzione continua – spiega la figlia Chiara – che ci ha spinto a creare un’apposita App che i clienti possono scaricare su pc e cellulari, grazie alla quale possono ordinare i prodotti e farli arrivare in negozio o direttamente a casa. Forniamo il servizio in un raggio massimo di 25 chilometri».

«Dopo Trichiana, festeggeremo i dieci anni di attività a Sant’Antonio il 15 dicembre, e i venti a Limana il giorno 22». —

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