Centinaia in marcia a Feltre per dire no al razzismo: «Non saremo complici»
FELTRE. Il rullo dei tamburi e la musica hanno accompagnato la marcia feltrina per dire insieme “no al razzismo”. Organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione pari opportunità di Flavia Monego ed altre realtà locali, la manifestazione è partita da Villa Binotto, per poi scendere in via Tezze e fermarsi a Largo Castaldi, dove gli interventi sono stati preceduti dalla presentazione dei manifesti “no al razzismo”, “stop alle discriminazioni” e “apriamo gli occhi aprite i porti”.
«Questa è una bella giornata – ha esordito il sindaco Paolo Perenzin – con tante persone di provenienze diverse: il pensiero predominante nel nostro paese, che tutti i problemi siano risolti, partendo dalla questione legata al clima, non è maggioritario, anzi. Manifestando liberamente queste persone dimostrano che le diversità e le differenze culturali sono una ricchezza e tali dovrebbero essere anche nel futuro del nostro paese».
È seguito l’intervento di un rappresentante della Casa dei beni comuni di Belluno, il quale ha sottolineato che «noi non saremo mai complici di ciò che sta accadendo in Italia con i porti chiusi e il razzismo», anticipando i successivi interventi di chi, come il Coordinamento rete immigrazione di Belluno ha ricordato che «il razzismo è egoismo e che la cultura deve unificare». Applaudite anche le parole di un ragazzo nigeriano che ha espresso «il bisogno di vivere in pace con gli altri senza distinzioni di religione e provenienza».
«Una manifestazione partecipata nella giornata mondiale che vuole esprimere la sua contrarietà al razzismo – conclude Flavia Monego – la società civile non può giustificare atti di violenza che vadano a ledere la dignità delle persone». —
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