Cento fiammelle sulla Schiara a un secolo dalla prima ascensione
BELLUNO
Cento fiaccole per uno spettacolo unico in parete sulla Schiara. L’evento è organizzato dal Cai di Belluno, che dà appuntamento a tutti sul Col di Roanza per sabato, tra le 21.30 e le 22, per godere di uno spettacolo unico: cento fiammelle lungo la ferrata Zacchi, e probabilmente sulla cima della Gusela, una per ogni anno passato da quella prima ascensione della montagna da parte del tenente del Settimo alpini Luigi Zacchi.
«All’evento parteciperanno membri esperti della scuola di alpinismo della sezione Cai di Belluno, del Soccorso alpino e del gruppo di alpinisti “Cinghialotti” di Bolzano Bellunese», spiega il presidente del Cai di Belluno, Paolo Barp, «non sarà una manifestazione aperta a tutti, anche perché si tratta di una ferrata impegnativa affrontata in notturna, per questo invitiamo la cittadinanza a salire sul Col di Roanza (al rifugio o in località Pra’ Mat) per avere una vista eccellente dello spettacolare evento. Nei giorni scorsi abbiamo fatto delle prove con un numero molto ridotto di fiaccole e non possiamo assicurare che da Belluno si vedranno, per questo il Col di Roanza resta il punto di osservazione migliore».
L’evento segnerà anche la fine della stagione del rifugio Settimo alpini, da dove partiranno gli alpinisti per affrontare la salita: «Anche se non abbiamo ancora un bilancio definitivo, la stagione del rifugio sembra essere andata molto bene, nonostante gli iniziali timori di ripercussione della situazione generale sul turismo», continua il presidente, «la fiaccolata chiuderà in bellezza la stagione, rinviando tutti all’anno prossimo, che sarà l’occasione di tanti eventi importanti e ricorrenze molto sentite dalla nostra sezione».
A supportare l’iniziativa del Cai di Belluno sono stati la lattoneria dei fratelli Cerentin, la ditta Azimut, l’associazione ricreativa di Bolzano Bellunese e la ditta Evòo Experience, che si sono unite per permettere il ricordo dell’impresa avvenuta 100 anni fa. «La via Zacchi fu percorsa ufficialmente per la prima volta il 2 agosto 1920 dall’allora tenente degli alpini Luigi Zacchi, assieme all’alpino Giovanni Olivotto. La corrispondente “via ferrata colonnello Luigi Zacchi” fu costruita nel 1952 da alpini e artiglieri da montagna», racconta Rinaldo Dell’Eva, alpinista e storico del Cai, «il 12 novembre dello stesso anno, però, due bellunesi, Gianangelo Sperti e la guida Gioacchino Viel, non sapendo che la via fosse già stata aperta, scalarono per la seconda volta la parete sud della Schiara, disegnando una via, che pur ripercorrendo in parte quella tracciata da Zacchi, risultava molto più diretta verso la vetta».
Nel frattempo, la sezione di Belluno ha anche inaugurato sabato scorso la rinata chiesetta al rifugio Settimo alpini: «I lavori sono stati finanziati dalla Sparkasse di Belluno e dalle famiglie Zaltron e Caldart e a loro va il nostro ringraziamento», conclude Barp, «durante la commemorazione, alla presenza delle autorità, è stata anche posta una lapide in ricordo dei caduti del Soccorso alpino». —
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