Centrale, lo studio entro la settimana
di Alessia Forzin
SOSPIROLO
Lo studio di approfondimento del Politecnico di Milano sull'impianto idroelettrico di Camolino arriverà alla fine della prossima settimana, o al massimo entro il 30 novembre. Salvo proroghe, che sono già previste, all'articolo 2, dal contratto firmato tra il Comune di Sospirolo (ente capofila nella convenzione che vede anche Santa Giustina e Cesiomaggiore) e l'istituto universitario.
Le osservazioni al progetto di Enel e En&En vanno presentate entro il 10 dicembre, e se i professori incaricati di redigere lo studio chiedessero una proroga è chiaro che verrebbe a mancare il tempo utile per analizzare la documentazione, valutarla e elaborare le osservazioni. Forse, però, non sarà necessario allungare i tempi di consegna: «Siamo tutti a buon punto con il lavoro», spiega il responsabile scientifico dello studio, il professor Alberto Bianchi. Lui si sta occupando degli aspetti idrologici, altri due colleghi delle sorgenti e delle possibili criticità ambientali che un progetto come quello presentato da Enel e En&En potrebbe causare.
«Al momento siamo impegnati a redigere la relazione finale per i committenti», continua Bianchi, che non può sbilanciarsi sui risultati cui è giunto con i colleghi. «Potremmo riuscire a consegnare il lavoro per la fine della settimana». Attorno al 24-25 novembre, se non ci saranno intoppi. Una buona notizia per i sindaci dei tre Comuni coinvolti dal progetto (San Gregorio non ha partecipato all'accordo con il Politecnico), che hanno sempre dichiarato, a mezzo stampa, ma anche nel corso dell'assemblea pubblica in cui venne presentata nuovamente la centrale (il 23 ottobre), di voler attendere l'arrivo dello studio per prendere una posizione netta nei confronti dell'impianto.
In realtà, quel giorno, dalle dichiarazioni di alcuni sindaci sembrò che i professori fossero già a buon punto con le loro analisi, e che la documentazione sarebbe arrivata ai primi di novembre, ma era impossibile, visto che concretamente il lavoro è iniziato proprio in quei giorni: «Il contratto (quello che ha messo nero su bianco l'impegno del Politecnico nei confronti delle amministrazioni, ndr) l'abbiamo firmato il 27 ottobre», precisa Bianchi. «Io avevo già fatto qualche sopralluogo in zona, altrimenti non saremmo riusciti a terminare in tempo con quanto richiesto». Riassumendo: il 23 ottobre i sindaci dicono di aver commissionato uno studio al Politecnico e che i risultati sarebbero arrivati entro pochi giorni, ma il contratto vero e proprio viene firmato il 27 ottobre, e da allora i docenti iniziano a fare le loro analisi (i sopralluoghi risalgono all'estate però, quando il Politecnico fu contattato in via informale).
Nell'accordo si chiede al Politecnico di consegnare i risultati entro il 30 novembre (salvo proroghe). Ci sarebbe anche la possibilità che questi venissero presentati in uno dei tre Comuni, ma bisognerà capire se ci sarà il tempo utile per organizzare la conferenza. Il 10 dicembre non è poi così lontano, e elaborare delle osservazioni non richiede un paio d'ore. Sempre gli stessi sindaci che hanno commissionato lo studio al Politecnico, il giorno dell'assemblea pubblica chiesero alla platea di basarsi su elementi concreti e scientifici per prendere una posizione sull'impianto. Elementi che possono arrivare dalle analisi dei docenti dell'istituto milanese.
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