Centraline, c’è la petizione online
BELLUNO. Contro le centraline sul Piave c'è anche una petizione online. L'ha promossa la sezione bellunese di Italia Nostra, che ha scelto il portale Avaaz per lanciare il suo appello in difesa del fiume sacro alla Patria, dell'ambiente, dell'intera città, che rischia di vedere compromessi i progetti di sviluppo avviati nella zona di Lambioi dall'impianto che dovrebbe sorgere sotto al ponte della Vittoria.
Contro questo progetto, ma anche contro quello che la società bolzanina Reggelbergbau vorrebbe costruire a Praloran, al confine fra Belluno e Limana, il Comune capoluogo si è già esposto, votando una delibera in consiglio comunale con la quale di oppone all'intervento. Italia nostra, spiega la presidente Giovanna Ceiner, «intende tenere alta l’attenzione dei cittadini e far valere la voce di tutti coloro che sono preoccupati per le nefaste conseguenze dovute alla presenza di già troppo numerosi impianti di tale tipo nel territorio bellunese». Per questo ha promosso una campagna di sensibilizzazione con raccolta firme, affinché venga bloccato ogni ulteriore impianto idroelettrico sul territorio bellunese. «Le firme raccolte andranno a sostegno delle future azioni amministrative e legali contro il depauperamento idrico del territorio bellunese», prosegue la presidente.
La petizione si chiama “NO alle centraline sul Piave”, è raggiungibile attraverso il link https://secure.avaaz.org/it/petition/Al_Ministro_dellambiente_al_Presidente_della_Regione_Veneto_NO_alle _centraline_sul_Piave. Di sfruttamento del territorio e dei numerosi impianti che potrebbero essere ancora costruiti sui corsi d'acqua bellunesi si parlerà nel corso della serata promossa dal comitato bellunese Acqua Bene Comune per venerdì (alle 20 in sala Muccin, al centro Giovanni XXIII).
È la seconda serata informativa, dopo quella di Santo Stefano di Cadore che ha lanciato la campagna di mobilitazione permanente “Adesso basta centrali”, sarà l'occasione anche per discutere insieme alla cittadinanza un percorso condiviso in vista del sopralluogo del 12 novembre previsto a Belluno. Quel giorno ci sarà la presentazione pubblica del progetto, Acqua Bene Comune conferma che organizzerà un presidio come quello fatto a Limana (che ha portato al rinvio dell'incontro). Oltre al presidio, il comitato pensa ad organizzare una manifestazione di piazza. «I feedback che abbiamo ricevuto dopo il 29 ottobre sono stati importanti, abbiamo ottenuto l'appoggio di numerosi cittadini per aver portato la contestazione ad un altro livello», spiega Lorenzo Bogo. «Ora vogliamo confrontarci con la cittadinanza per capire se organizzare anche un evento territoriale aperto». (a.f.)
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