Centri per l’impiego salvi fino alle fine del 2016
BELLUNO. I Centri per l’impiego sono salvi. Almeno per ora. È di ieri la notizia che il governo ha “staccato” un assegno da 11,2 milioni di euro per mantenere in attività in Veneto - fino alla fine del 2016 - la rete dei servizi per il lavoro. Per la provincia di Belluno sono stati assegnati 371.459 euro, che serviranno a pagare gli stipendi per i suoi 31 dipendenti.
Questa nuova iniezione di risorse economiche è stata possibile grazie alla convenzione siglata in Regione tra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e il governatore Luca Zaia, con l’assessore Elena Donazzan. Una firma che dà continuità alla rete di servizi di politica attiva del lavoro e di ricerca occupazionale per le migliaia di disoccupati della provincia, una rete che offre il primo aggancio ai tanti under 29 che hanno aderito al programma Garanzia Giovani.
La convenzione è valida per il biennio 2015-2016, in attesa che la futura riforma costituzionale stabilisca le competenze in materia di politiche attive per il lavoro.
Per la presidente della Provincia - i Centri per l’impiego sono in capo a Palazzo Piloni - e l’assessore al bilancio Serenella Bogana si tratta di «una piccola boccata di ossigeno, visto che comunque non c’è certezza di quello che succederà in futuro. Qui si vive alla giornata, non si riesce a programmare», dice Bogana.
«Dobbiamo ricordare», precisa Daniela Larese Filon, «che i Centri per l'impiego vengono finanziati per un terzo dalla Regione e per i due terzi dallo Stato. Quindi, se oggi abbiamo avuto il contributo regionale, dobbiamo considerare che il doppio è atteso da Roma. Comunque sia, a prescindere dalla convenzione siglata ieri, sapevamo che i soldi sarebbero arrivati in ogni caso. Nel frattempo li abbiamo anticipati noi come Provincia per il 2015, ma per il 2016 avremmo avuto dei seri problemi a garantirli».
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