Centri per l’impiego senza fondi per i progetti
BELLUNO. Centri per l’impiego in difficoltà per la carenza di fondi. La situazione per questi enti sta diventando sempre più complicata, considerando che i trasferimenti statali coprono solo il costo del personale (31 di cui 5 al centro per l’impiego di Pieve di Cadore, 4 ad Agordo, 7 a Feltre, 10 a Belluno a cui si aggiungono 5 dipendenti della sede centrale). Non ci sono, invece, i soldi per i progetti delle politiche attive. «La cosa che possiamo fare come Provincia è l’attività di colloqui coi lavoratori, visto che non c’è più lo strumento economico per finanziare la borsa lavoro per i tirocini o per dare supporto alle aziende. I progetti del fondo sociale europeo non sono più finanziati dal 2010 visto che la Regione per il 2011-2012 ha devoluto queste risorse per la cassa in deroga. Gli unici progetti delle politiche attive sono stati finanziati dalla Fondazione Cariverona», precisa la referente del lavoro di Palazzo Piloni, Gabriella Faoro. «Risorse che abbiamo chiesto anche per quest’anno ma di cui ancora non sappiamo nulla».
L’altra fonte di finanziamento dei centri per l’impiego, era la finanziaria nazionale almeno sino al 2011 quando venivano inseriti nella voce delle spese di investimento. Ora però i bei tempi sono finiti e anche per i centri per il lavoro si fa molto dura. L’unica risorsa resta la Fondazione Cariverona che l’anno scorso aveva stanziato 150 mila euro. «Pur avendo fatto richiesta di risorse anche per l’anno in corso, ancora non abbiamo ricevuto risposta, speriamo arrivi presto», conclude la dirigente Faoro.
Tutto fermo, poi, anche per l’inserimento dei disabili per cui si attende la divisione delle risorse da parte della Regione. (p.d.a.)
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