Centro Assalam un centinaio per la diretta tv

La trasmissione “Quinta Colonna” trasmette da Polpet Primo collegamento a inizio puntata, poi una lunga attesa

PONTE NELLE ALPI. Un breve collegamento all’inizio della puntata, poi tanta attesa, per fortuna al caldo. Il bar Cooperativa di Polpet ha registrato il tutto esaurito ieri sera per la diretta della trasmissione “Quinta colonna”, programma di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio. La sicurezza è stato il tema caldo della puntata che ha visto la partecipazione di diversi ospiti in studio - tra cui Maurizio Gasparri e Mario Giordano - e due collegamenti live dalle piazze italiane con rappresentanti delle comunità locali e dei sindacati di polizia. Insieme a Segrate, alle porte di Milano, c’era anche Ponte nelle Alpi, finita nel vortice delle cronache nazionali per il centro culturale Assalam.

La struttura, come ha ricordato la giornalista Nausicaa Della Valle durante il primo collegamento della serata, è finito nell’elenco stilato dal ministero dell’Interno che indica i siti da tenere d’occhio. Ecco il perché di tanta attenzione verso la struttura di Polpet.

Un centinaio le persone che hanno riempito il bar Cooperativa, dove è stato allestito un vero e proprio studio televisivo: tanti i volti noti della Lega Nord che hanno deciso di partecipare alla trasmissione come pubblico, dal neo eletto segretario provinciale Paolo Saviane ad Alberto Vettoretto, senza dimenticare Oreste Cugnach. Nessuna traccia, invece, del sindaco di Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini. Presente Daiana Broi, che siede in consiglio comunale all’opposizione.

I veri protagonisti, però, sono stati i cittadini di Polpet, o almeno così avrebbero sperato. Dopo un primo collegamento all’inizio del programma hanno dovuto attendere a lungo la linea dalla regia di Rete 4.

A spiegare le ragioni della frazione è stata la signora Antonella Fratta, che abita a poca distanza dal centro Assalam. «Non è un centro culturale» ha spiegato al microfono della giornalista inviata da Rete 4, «qui le persone vengono a pregare in occasione del Ramadan. Ma questo non è un luogo adatto ad una moschea, è un centro abitato e non ci sentiamo tranquilli, non ci sono controlli. Durante il Ramadan c’è molto disturbo». Alla specifica domanda «Ha paura?» la signora risponde «No, ma siamo molto disturbati. Quasi tutti gli anni telefono al sindaco e al capo dei vigili per segnalare la situazione».

Un collegamento breve, una manciata di minuti, prima di passare nuovamente la linea allo studio di Rete 4 dove gli ospiti in studio commentano i fatti di Parigi e le misure di sicurezza necessarie per prevenire nuovi attacchi terroristici. Due servizi spiegano come è cambiata la vita nelle grandi città, Roma e Milano. Passano i minuti ma non ci sono nuovi collegamenti da Ponte nelle Alpi dove più di qualcuno vorrebbe intervenire. In rappresentanza della comunità islamica sono presenti Mohamed Meraga e Assia Belhadj: entrambi vorrebbero poter ribattere alle dichiarazioni sentite pochi minuti fa e aspettano pazientemente insieme al resto del pubblico che la linea torni a Ponte nelle Alpi. Ma ai presenti, di qualunque credo e orientamento politico, non resta che commentare insieme le dichiarazioni degli ospiti in studio fino ad un nuovo collegamento in tarda serata . (v.v.)

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