Centro diurno all’ex ginecologia

E a breve arriveranno anche il centro di salute mentale e la Ctrp

BELLUNO. Il Centro diurno da qualche giorno ha trovato sede nell’ex padiglione di ginecologia e pediatria. E a breve lo seguiranno anche il Centro di salute mentale e la Ctrp (Comunità terapeutica residenziale protetta).

«Il Centro diurno è stato trasferito mercoledì scorso. Stiamo facendo gli ultimi “passaggi”, ma ormai il trasloco è praticamente completato», spiega Bruno Forti, direttore dell’Unità operativa di psichiatria dell’ospedale San Martino di Belluno. «Abbiamo trovato collocazione al piano terra, nel vecchio padiglione di ginecologia, dove c’erano le sale operatorie, girando a destra non appena varcato l’ingresso. Sono stati necessari alcuni piccoli interventi di sistemazione e adeguamento, ma non si è trattato di grossi lavori».

Il Centro diurno, fino a pochi giorni fa, era ospitato nello stabile ex Omni, in via Carducci, di fronte a piazzale Marconi. «Si tratta di una struttura operativa del Centro di salute mentale inserita nella rete dei servizi del territorio», aggiunge Forti. «Promuove e coordina progetti di tipo riabilitativo e risocializzante, mantenendo il soggetto nel suo contesto di vita e aiutandolo ad impegnarsi nel confronto con la quotidianità, recuperando abilità, capacità e competenze sociali».

Sono circa 24-25 gli utenti totali che si alternano nel Centro diurno, con frequenza che può variare. E sempre nell’ex ginecologia e pediatria - stabile che si è “liberato” con la recente apertura del blocco F del San Martino che ospita la nuova area materno infantile - sarà trasferita anche la Comunità terapeutica residenziale protetta (Ctrp), che ora si trova a San Gervasio.

L’Usl 1 aveva affidato un mese fa alla ditta Castelarredo di Padova la fornitura degli arredi per la nuova sede della comunità. «L’edificio di San Gervasio è piuttosto datato e “malandato”, quindi non più adatto a ospitare il servizio. E pone alcuni problemi di sicurezza», precisa Forti. «Il trasloco dovrebbe avvenire a giorni, entro la metà di dicembre, sempre al piano terra, dove c’erano gli ambulatori di ginecologia».

Lo stesso dicasi per il Centro di salute mentale, con i suoi ambulatori, che verrà collocato al primo piano. «Questi passaggi ci permetteranno di rispondere in modo più efficiente ai parametri che stabiliscono per i servizi tra loro afferenti una collocazione che li renda più vicini», chiosa Forti.

Tra l’altro, l’opportunità di avere a disposizione i locali fino a qualche mese fa occupati dalla ginecologia e della pediatria permette all’Usl 1 una razionalizzazione dei costi tramite l’utilizzo di immobili di proprietà dell’azienda stessa.

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