Centro estivo da record con 130 bimbi

LONGARONE. Bilancio davvero positivo per il centro estivo di Longarone gestito per il terzo anno dall’associazione Verde Verticale. Quest’anno s’è toccato il record di ben 130 bambini iscritti, nelle varie fasce d’età tra i 3 e i 12 anni, che hanno preso parte all’esperienza partita da metà giungo fino ad inizio settembre. Il tema 2016 era “bosco antico”, ispirato ad un racconto di Mauro Corona: questa edizione ha aumentato le attività proposte con novità sportive oltre ai consueti giochi e laboratori creativi. Molte le collaborazioni con altre associazioni locali come Cai, Calcio e Atletica Longarone, “Insieme si può”, la squadra di protezione civile e antincendio boschivo, Valbelluna Emergenza, i vigili del fuoco volontari e il Soccorso alpino. Poi c’è stato l’intervento di alcune signore che hanno insegnato ai più piccoli cucito e burattini ovvero Neri, Donatella e Adelia, ma anche il maestro di musica Igor Sommavilla, Sara Feltrin con il disegno delle emozioni, la pittura con Mara Battagia e Italo Burigo con un progetto sull’orto. Infine la lezione di yoga e numerose gite tra cui i musei di Feltre e Belluno, il parco giochi del Nevegal, la casa dei Giauli a Castellavazzo, lo zoldano, le piscine a Vittorio Veneto, Val Morel, il mulino di Santa Giustina, Soffranco e malga Mezzomiglio.
«Ringraziamo le famiglie per la costante fiducia», commenta Martina De Lazzero che preside Verde Verticale, sodalizio formato anche da Valentina Rossi, Laura Battagia, Laura Callegari e Valentina Bortoluzzi «e l’amministrazione comunale che ha dato un importante contributo con i pulmini per le gite e nel sostenere i costi di parte delle rette per le famiglie, oltre che il dirigente scolastico Massimo Pisello che ci ha permesso l’uso degli ampi e funzionali locali della scuola materna “Lauro”. Ringraziamo anche le sei ragazze che hanno collaborato con noi (Benedetta Stiz, Sara Pierobon, Ilaria Rossi, Elisa Polla, Alessandra Bindella e Giulia Zandomenego), i 18 ragazzi del progetto dei lavori estivi del comune e un gruppo di giovanissimi volontari di supporto, oltre che tutti coloro che hanno reso possibile questa bella esperienza come le associazioni e le singole persone che hanno dato una mano facendo alcune lezioni o corsi».
Enrico De Col
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