Centro islamico a Fonzaso, gli arabi dicono «sì»
FONZASO. A fine sopralluogo hanno tirato fuori stuoie e teli e si sono ricavati un angolo al coperto sotto l’edificio in costruzione dove pregare per alcuni minuti sotto la guida dello sceicco Ahmed, uno degli imam più importanti alla Mecca. La delegazione giunta dall'Arabia Saudita ha promosso il sito di Arten che nelle intenzioni dell'associazione “Un passo verso la speranza” con sede a Feltre dovrebbe ospitare un centro culturale dotato di varie attività commerciali alle quali si aggiunge una sala di preghiera. Ieri mattina le parti interessate si sono ritrovate per visitare quello che per adesso è solo lo scheletro. Ci vorranno circa sette milioni di euro per completarlo secondo il nuovo progetto realizzato dagli architetti veronesi Paolo e Luca Fossati che hanno rivoluzionato l'aspetto dell'edificio rispetto all'idea originaria. A dare il benestare all'operazione Saud Alturki alto rappresentante dell'Arabia saudita e Mohammed Bin Salim Bahammam (Consigliere del segretario generale per le costruzioni all'estero).
«Sarà un centro islamico e italiano, un centro di pace aperto a tutti perché la volontà è quella di fraternizzare con tutte le religioni», ha detto il dignitario saudita, «dove l'individuo potrà riscoprire i valori interiori andando oltre la materialità che pure avrà un spazio importante». Durante il sopralluogo è stato infatti ribadito che il complesso su due piani più un piano interrato da adibire a parcheggio, comprenderà un piccolo supermarket, un bar, una libreria, altre attività commerciali e la famosa sala di preghiera che tante discussioni e contrasti ha suscitato finora trascinando l'amministrazione comunale passata targata Furlin e quella attuale del sindaco Pellizzari in un braccio di ferro che finora ha avuto il risultato di congelare la questione delle autorizzazioni al Consiglio di Stato, dopo che il Tar aveva dato ragione all'associazione.
La delegazione ha ascoltato la descrizione dei lavori, il ministro poi è entrato in alcuni specifici aspetti della costruzione, con il referente dell'associazione Un Passo verso la speranza, Mohsen Chemingui, a fare da traduttore con l'architetto Fossati che spiegava i dettagli operativi. Presente anche l'impresario edile Samaria, che a suo tempo ha realizzato l'edificio e che dopo anni di stallo ha trovato questo sbocco di vendita. A tenere d'occhio la visita, in modo molto discreto, anche una pattuglia dei carabinieri. Prima di risalire in auto e prendere la strada del ritorno, c'è stato lo spazio per alcune foto ricordo davanti alla tabella dell'associazione e con a fianco il tricolore.
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