Centro polifunzionale affidata la direzione lavori
SEDICO . Passi avanti in vista della realizzazione del nuovo centro polifunzionale culturale di Sedico.
Si è infatti conclusa lunedì la procedura negoziata per l’affidamento tecnico di direzione dei lavori. Aggiudicatario è lo Studio Sbarch Bargone associati di Roma, uno degli operatori che lo scorso mese aveva presentato la propria manifestazione d’interesse. Si apre ora un’altra fase, quella relativa all’appalto degli interventi, che porteranno alla riqualificazione e all’ampliamento dello stabile dell’ex scuola elementare in via De Gasperi. Un’opera che vale 2 milioni e 160 mila euro, finanziati grazie ai proventi derivanti dall’ampliamento di Luxottica a Landris e divisi in due tranche.
Il cantiere, se tutto andrà secondo il cronoprogramma, dovrebbe essere aperto in estate. I lavori dureranno circa un anno. Al piano primo sorgerà la nuova biblioteca: 428 mq, il doppio di quelli attuali al Palazzo dei Servizi, con tre grandi sale lettura (di cui una dedicata a bambini e ragazzi), un lungo corridoio con postazioni internet, ufficio del bibliotecario e servizi igienici.
Nella parte oggetto di ampliamento (520 mq, sempre al primo piano), verrà creata una sala conferenze di 155 mq, da 140 posti. Ora l’ex istituto scolastico ospita, al piano terra, la Casa delle associazioni. Queste ultime continueranno a trovare spazio nell’edificio e le metrature verranno incrementate. Ci saranno delle sali polivalenti, nello specifico due stanze (da 40 e 37 mq), che con una parete mobile, all’occorrenza, potranno trasformarsi in un unico grande spazio. Verrà inoltre ricavato un piano mezzanino (47 mq), sempre a disposizione delle realtà associative. Al piano terra dell’edificio esistente si procederà con il rifacimento dei servizi igienici e la creazione di una rampa di accesso per i disabili, che sarà posizionata sul retro dello stabile, dove poi si provvederà a realizzare, in una fase successiva, lo spazio per i parcheggi.
Lo stabile sarà dotato di ascensore e la copertura consisterà in un tetto verde “giardino”, con un impianto fotovoltaico da 40 mq.
Il progetto non piace però a tutti. Di recente i consiglieri di minoranza Alessandro Bianchet, Pierina Arrigoni, Viviana Mussoi e Carlo De Paris si sono espressi in modo chiaro: «Stiamo parlando di cifre enormi per un piccolo comune, che potrebbero essere usate per migliorare la vita dei cittadini, la viabilità, la sicurezza idrogeologica e gli impianti sportivi. Invece così rischiamo di ritrovarci una biblioteca sovradimensionata per le esigenze della nostra comunità, senza tener conto che viviamo in un’epoca in cui si tende a digitalizzare i testi e renderli fruibili anche a distanza».
Martina Reolon
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