Centro wellness al parco giochi «Ora capiremo come farlo»
. «Fra pochissime settimane sarò in grado di dire più sulla realizzazione del centro benessere di Falcade, ma di certo un’eventuale piscina non sarà in concorrenza con quella di Agordo».
Sono le parole del sindaco di Falcade, Michele Costa, su un tema che tiene banco ormai da un paio d’anni: quello relativo a un’infrastruttura pubblica comprendente sauna, wellness, piscina che l’amministrazione comunale di Falcade intende costruire con almeno 5 milioni dei Fondi dei comuni di confine di area vasta.
Tema importante sia per l’opera in sé che per i soldi pubblici che verrebbero investiti, sul quale, tuttavia, è sempre stato mantenuto un certo riserbo anche perché il mondo imprenditoriale locale aveva accolto l’ipotesi con poco entusiasmo.
«Se all’inizio nelle discussioni coglievo una certa freddezza – spiega il sindaco Costa – oggi mi pare di ravvisare un maggiore interesse e questo è un aspetto positivo».
Ma a che punto è l’iter attraverso il quale si potrebbe arrivare alla realizzazione del centro benessere? «Al momento – dice Costa – abbiamo individuato l’area nella zona degli impianti sportivi nei pressi del Parco giochi di Falcade. Poi serviranno analisi ulteriori per capire quale sia la soluzione tecnica più opportuna. Nessun progetto è stato tuttavia commissionato perché siamo ancora in una fase di studio in cui bisogna capire cosa fare e come farlo».
Falcade, comunque, tira dritto per la sua strada e un progetto verrà presentato. Cosa diversa rispetto al Comune di Livinallongo che nei giorni scorsi, attraverso il sindaco Leandro Grones, ha comunicato l’intenzione di rinunciare al centro benessere ipotizzato ad Arabba per dirottare (ammesso che i Comuni della vallata e della Provincia siano d’accordo) i soldi dei fondi di confine di area vasta sulla sistemazione della viabilità locale.
«Andiamo avanti – dice infatti Michele Costa – al momento nessuno è ancora uscito allo scoperto, ma nel giro di pochissime settimane sarò in grado di dire di più sulle soluzioni che si sceglieranno per realizzare l’infrastruttura».
Su un particolare, tuttavia, Costa ha le idee chiare: un’eventuale piscina all’interno del centro benessere non sarà in concorrenza con l’impianto comprensoriale di Agordo, che ha numeri significativi per la realtà della vallata, ma sostenibili solo con l’intervento economico pubblico.
«Sin dall’inizio – dice il sindaco di Falcade – era emersa con chiarezza l’esigenza di fare qualcosa in più per il territorio agordino, ma che non andasse in concorrenza con quello che già c’è. Ecco che si è discusso e si discute su cosa offrire: è il caso di fare più sauna e più wellness o più acquaticità con lo scivolo e il salto?».
«È chiaro – continua Costa – che in base a quello che si decide, il piano di gestione cambia. Certamente noi dobbiamo fare qualcosa che abbia mercato, tuttavia posso assicurare che se domani a Falcade ci sarà una piscina non sarà un impianto per nuotare come quello di Agordo, ma per un relax post-sauna durante il quale prendere l’aperitivo o giocare nell’acqua riscaldata».
«Certo – conclude Costa – se qualcuna delle attività in acqua che le scuole elementari oggi fanno ad Agordo potranno essere svolte a Falcade lo si farà, ma non ci sarà nessuna sostituzione». —
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