Cercansi ginecologi a tutti i costi
BELLUNO. Cercansi ginecologi-ostetrici urgentemente. L’Usl 1 ha indetto non solo un avviso per mobilità, ma anche un avviso pubblico, un concorso e anche uno per incarichi libero-professionali.
Un complesso articolato di “manovre” per non trovarsi sguarnita quando a breve se ne andrà un medico dall’unità operativa di Ginecologia del San Martino e altri due colleghi dovranno essere supportati in ottemperanza alla legge 161/2014 che impone almeno 11 ore di riposo tra un turno e l’altro.
La situazione in montagna è sempre critica. Molti dei bandi pubblicati dall’azienda sanitaria negli anni sono andati deserti e trovare ginecologi o pediatri o chirurghi non è facile. Una situazione che riguarda tutta l’Italia, per la questione del numero chiuso alle università di medicina, ma che colpisce ancora di più la montagna. In un’area disagiata, con una popolazione contenuta e prettamente anziana il posto è poco appetibile. E la direzione strategica lo sa bene. E così è corsa subito ai ripari come lo stesso direttore generale Adriano Rasi Caldogno ammette: «È la normale prassi. È previsto che si faccia prima appello alla mobilità, poi all’avviso, poi al concorso; e se nessuno si presenta si va all’acquisto professionalità a ore. E questo perché temiamo che alcuni di questi avvisi vadano deserti. E quindi ci siamo premuniti».
«Vogliamo creare una base per dare in anticipo una risposta alle necessità, così, in caso di bisogno possiamo tempestivamente pescare dalla graduatoria», ammette anche il direttore sanitario, Giovanni Pittoni.
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