Cercasi primario di ortopedia a tempo

Agordo. Il vertice sull’ospedale ha chiarito le intenzioni della Usl. Intanto si promuove il bando per quello definitivo

AGORDO. «Quando il primario di ortopedia andrà in pensione l'Usl vuole essere pronta per pubblicare il bando, nel frattempo cerca un medico a tempo determinato».

A dirlo sono gli amministratori agordini (Sisto Da Roit, Silvia Tormen, Gianni Ferrini e Paola Binotto) che ieri mattina nella sede Usl 1 di via Feltre a Belluno hanno incontrato il direttore generale dell'azienda sanitaria, Adriano Rasi Caldogno, il direttore sanitario, Giovanni Maria Pittoni, il direttore dell'ospedale di Agordo, Raffaele Zanella. Il tema era ovviamente la situazione dell'ospedale di Agordo che nei giorni scorsi aveva preoccupato i cittadini e in particolare il locale Movimento 5 Stelle per lo stop alla reperibilità notturna dell'ortopedico e del gessista e per la mancata firma del protocollo d'intesa sulla week surgery sempre a ortopedia.

«La reperibilità notturna del medico ortopedico è effettivamente sospesa a causa della temporanea carenza di personale», dicono gli amministratori «ma l'assistenza è garantita attraverso la guardia attiva del pronto soccorso nonché attraverso la reperibilità del medico anestesista. La reperibilità notturna non era comunque funzionale ad un eventuale intervento chirurgico, in quanto la notte le sale operatorie non sono funzionanti».

Gli amministratori confermano poi che l'attuale primario di ortopedia, Alberto Scorrano, ha chiesto aspettativa e che, avendo inoltre maturato ferie da fruire, non rientrerà prima dell'11 settembre, data in cui andrà in pensione.

«L'azienda», dicono i sindaci «ha già richiesto alla Regione l'autorizzazione a bandire il concorso per una figura di primario ortopedico, cosicché, nel momento in cui si perfezionerà il pensionamento di Scorrano, l'iter procedurale sia già avviato e si possa partire subito con il bando. Nel frattempo, per fronteggiare questa carenza eccezionale di organico (restano solo tre ortopedici, ndr), nelle more del concorso il direttore generale ha comunicato di voler procedere all'assunzione a tempo determinato di una unità medica. È in corso la selezione da una graduatoria, si spera di riscontrare la disponibilità da parte di un ortopedico. Attualmente il personale medico di Belluno sale ad Agordo per effettuare interventi specifici».

Finché non ci sarà il nuovo primario, tuttavia, non ci sarà nemmeno il protocollo d'intesa. «Trattandosi di un documento che contiene un modello gestionale, il direttore generale ritiene maggiormente opportuno che sia il nuovo primario a determinare l'assetto dell'attività del reparto. Rasi Caldogno ha comunque garantito che, una volta ricostituito l'organico medico, nulla cambierà rispetto a quanto pattuito a novembre con Mantoan e Coletto. Quindi: sì alla traumatologia trattabile nel reparto di Agordo, sì alla protesica, sì al potenziamento dell'attività operatoria programmata».

Obiettivo, quest'ultimo, che è nelle intenzioni della direzione Usl. «Oltre al mantenimento della funzionalità attuale del reparto», dicono gli amministratori «l'azienda vuole potenziare la programmazione degli interventi d'elezione, in modo da realizzare un aumento della casistica e saturare così l'attività ortopedica. Rimane il problema di un numero troppo basso di medici rispetto alla domanda proveniente dagli ospedali (in danno delle zone più periferiche, meno ambite dalle professionalità elevate); si assiste a un'ulteriore inflazione per determinate specialità quali l'ortopedia».

La riunione di ieri ha poi confermato la prossima pubblicazione del bando per il primario di anestesia e i quattro posti assegnati ad Agordo come ospedale di comunità. Sulla ristrutturazione dell'ospedale Rasi Caldogno ha poi messo al primo posto il pronto soccorso e i sindaci si sono impegnati a dialogare con la Regione per individuare i fondi necessari a tale scopo.

Gianni Santomaso

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