Cervo centra l’ambulanza della Croce bianca di Arabba
«Mi era sembrato che si fosse mosso qualcosa da un costone, con la coda dell’occhio, ma non ho avuto neanche il tempo di capire cosa fosse che ho sentito un tonfo, poi una pioggia di vetri nell’abitacolo».
Andreas Miribung, caposervizio della Croce Bianca di Arabba, quel cervo non ha potuto evitarlo: gli è saltato dalla parte destra della strada che scende dal Falzarego e ha praticamente semidistrutto l’ambulanza dell’organismo di soccorso.
Miribung stava rientrando con l’ambulanza da una missione di soccorso nella zona di Cortina: «Non mi sono ferito», racconta «ma ho preso tanto spavento».
Erano più o meno e tredici quando c’è stata l’emergenza per il caposervizio del soccorso: «Stavo scendendo dal Falzarego in direzione di Livinallongo per il rientro alla base dopo un trasporto eseguito» spiega Miribung, «All’improvviso, avevo raggiungo la zona dei piani del Falzarego, è balzato in strada un cervo dal bosco e ha preso il mezzo sulla fiancata a destra. Un danno enorme. Ero sul rettilineo, con la coda dell’occhio mi sembrava di aver visto sbalzare qualcosa da un costone».
Miribung non ha fatto in tempo a rendersi conto di cosa fosse, ha sentito «un tonfo e una pioggia di vetri: l’animale ha preso il parabrezza, il vetro del lato passeggero e ha ammaccato la fiancata».
«Parlavano di un cervo stimato di tre anni: non so quanto pesasse in realtà».
L’animale è morto: lo si vede a terra a lato strada, con il suo bellissimo palco. «Ho avvertito i carabinieri di Arabba per i rilievi, poi un amico per l’animale... ma ho preso un gran bello spavento: in 39 anni che giro da queste parti è la prima volta che mi devo confrontare con un cervo», spiega il caposervizio della Croce Bianca di Livinallongo.
Il mezzo non ha riportato danni che lo abbiano bloccato e a bordo c’era solamente il suo conducente.
Danni abbastanza seri per l’ambulanza, benchè in centrale ad Arabba la Croce Bianca di mezzi ne abbia ancora. Quanto ai precedenti, si ricorda il ciclista investito da un branco di cervi ma sul Pordoi. «Mai dire mai» chiude amaro Miribung. —
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